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Aldo Orvieto

(Padova, 1961)

Aldo Orvieto ha svolto gli studi al Conservatorio di Venezia e deve molto della sua formazione musicale ad Aldo Ciccolini.

Nel corso della sua lunga carriera ha registrato produzioni e concerti per le principali radio europee tra cui BBC, RAI, Radio France; le principali Radio tedesche (WDR, SDR, SR), la Radio Belga RTBF e della Svizzera italiana RTSI. 

Ha inciso più di quaranta dischi dedicati ad autori dell'età classica e del Novecento per le case italiane Dynamic, Stradivarius, Ricordi, Nuova Fonit Cetra; per ASV e Black Box Music (London), Cpo (Georgsmarienhütte), Mode Records (New York), Hommage (Hamburg), Naxos (Hong Kong),riscuotendo sempre unanime consenso della critica. Il suo ultimo disco dedicato alle liriche di Ottorino Respighi con Gemma Bertagnolli è stato pubblicato da Stradivarius nel febbraio 2009.

Ha suonato come solista con molte orchestre tra cui le Orchestre Sinfoniche della RAI, l’OSNR di Torino, l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, dell’Arena di Verona, l’Ensemble 2e2m di Parigi, Accroche Note di Strasburgo, e in formazioni da camera con prestigiosi complessi.

Ha svolto intensa attività concertistica con i violinisti Luigi Alberto Bianchi, Felix Ayo, Dora Bratchkova e Rodolfo Bonucci, con il violoncellista Arturo Bonucci, con i pianisti John Tilbury e Marco Rapetti, con le cantanti Gemma Bertagnolli, Luisa Castellani, Susanna Rigacci, Sonia Visentin, Lorna Windsor. Nel 1979 è stato tra i fondatori dell'Ex Novo Ensemble. Ha partecipato a molte prime esecuzioni assolute (in particolare di opere di Maderna, Togni, Clementi, Sciarrino, Ambrosini) e ricevuto lusinghieri consensi da alcuni dei più grandi compositori del nostro tempo (Nono, Petrassi, Kagel, Bussotti).

Ha avuto una presenza costante nei più importanti Festival dedicati alla musica moderna e contemporanea, tra cui: Biennale di Venezia, Milano Musica, Münchener Philarmoniker, Berliner Festspiele, Akademie der Künste (Berlin), Mozarteum Salzburg, Gulbenkian (Lisboa), Concerts Ville de Genève, Festival d’Avignon, Ars Musica Bruxelles, Festival di Strasbourg, Warsaw Autumn, Gaudeamus Foundation (Amsterdam), Tish Center for the Arts (New York), Huddersfield Contemporary Music Festival.

Così ha scritto di lui Matthew Connolly sul Times (02/12/2003): "Nella Sequenza per pianoforte (di Luciano Berio), non dimenticherò il modo in cui il pianista Aldo Orvieto volgeva gli occhi per scrutare fin dentro l’inchiostro nero di una partitura nella quale, con un procedimento caro alle Avanguardie, vi sono deliberatamente scritte troppe note. L’abilità di Orvieto nel suo strumento era imponente".

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creato:venerdì 2 novembre 2012
modificato:martedì 14 febbraio 2017