Arnold Schönberg
(Vienna, 13 settembre 1874 - Los Angeles, 13 luglio 1951)
Arnold Schönberg è stato un compositore austriaco, considerato uno dei padri della musica del Novecento (insieme a Stravinskij, Bartók e ai suoi allievi e amici Berg e Webern) e il massimo esponente dell'Espressionismo musicale.
A lui si deve una riformulazione del linguaggio musicale, inizialmente attraverso l'atonalismo (abolizione della gerarchia dei suoni, propria del sistema tonale), e poi attraverso la dodecafonia, fondata sistematicamente sull'uso di serie di suoni comprendenti tutte e dodici le altezze del sistema temperato.
Continua, nel frattempo, gli studi musicali, prevalentemente da autodidatta. Schönberg riceve, infatti, qualche lezione di armonia e contrappunto da A. von Zemlinsky, ma il suo apprendistato musicale è disordinato, tanto che, raggiunta una certa maturità, si definirà autodidatta e violoncellista dilettante.
Nel 1895 Zemlinsky lo fa assumere come direttore della corale dei metallurgici di Stockerau, permettendogli così di lasciare la banca.
Due anni dopo l'esecuzione di un suo Quartetto in re maggiore e dei Due Lieder op.1 ottengono vivi consensi. Le prime composizioni importanti di Schönberg nascono nel 1999 sotto l'influsso di Wagner e Strauss: il poema sinfonico Verklärte Nacht op.4 (Notte trasfigurata) ispirato a una poesia di R. Dehmel, i Gurrelieder (I canti di Castel Gurre) che evocano la leggenda nordica di re Waldemar.
In queste composizioni, nell'ambito di una fitta orchestrazione delle parti, l'armonia di evidente ispirazione wagneriana è già portata ad una estrema quanto magistrale elaborazione, fino ai limiti della tonalità.
Nel 1901 sposa la sorella di Zemlinsky e si trasferisce a Berlino (1901-1903), dove ottiene una cattedra al Conservatorio Stern, grazie a R. Strauss. Determinante è l'incontro, nel 1903, con Mahler, che lo incoraggia e fa eseguire in pubblico alcune sue opere. Tra queste, Pelleas und Melisande op.5, il Quartetto op.7 e la Kammersymphonie op.9, che sono un insuccesso di pubblico.
Nonostante questo, Schönberg persevera nella propria strada e si avvicina sempre di più ai gruoppi di avanguardia artistica.
Nel 1912 afferma i principi dell'espressionismo musicale, rigettando il formalismo musicale; sotto questi principi nascono i 15 Lieder op.15 e il melodramma Pierrot Lunaire (1912), considerato il manifesto dell'Espressionismo musicale, punto di svolta nella musica contemporanea. Nel Pierrot Lunaire l'autore realizza le sue teorie: denunciando la crisi dell'uomo come soggetto immerso nell'alienazione della società, non lo descrive con il tradizionale canto melodico ma con lo "Sprechgesang", cioè con il canto parlato (che oscilla e "sfiora" le note senza intonarle completamente).
Anche nel monodramma Erwartung op. 17 (L'attesa) e in Die Gluckliche Hand op.18 (La mano felice) il tema dominante è la disperata solitudine dell'uomo, incapace di difendersi dalla realtà esterna.
La prima applicazione integrale della dodecafonia avverrà nella Suite per pianoforte op.25 (1921-23).
Fondamentale è anche l'opera didattica di Schönberg , che trova importante realizzazione nel Manuale d'armonia (1909-1911), dedicato all'amico Gustav Mahler e fortemente critico verso l'insegnamento accademico tradizionale.
Sono di questo periodo la Suite per sette strumenti op.29, il Terzo quartetto op.30, le Variazioni per orchestra op.31 e l'opera in un atto Von Heute auf Morgen (Dall'oggi al domani) su libretto della moglie.
Con l'avvento di Hitler, allontanato dall'Accademia, si reca in Francia, dove termina il secondo atto di Moses und Aron (opera mai portata a termine), in cui si realizza la sintesi ideologica della propria esperienza artistica.
Nel 1933 compose A Survivor from Warsaw (Un sopravvissuto a Varsavia) citato come "il più grande monumento che la musica abbia mai dedicato all'Olocausto".
Molti furono i testi musicati da Schönberg, alcuni scritti di proprio pugno altri tratti da autori come F. Nietzsche, S. George, G. Byron. Numerose furono anche le trascrizioni ed i pezzi strumentati da Schönberg di opere di alcuni musicisti di epoche diverse come: J. Brahms, J. S. Bach, J. Strauss, F. Busoni.
Nel 1946 viene colpito da una grave malattia di cuore, ma continua a comporre fino agli ultimi giorni di vita.
creato: | lunedì 12 maggio 2008 |
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modificato: | mercoledì 14 gennaio 2009 |