John Cage
(Los Angeles, 5 settembre 1912 – New York, 12 agosto 1992)
John Milton Cage, statunitense, è stato uno dei musicisti più importanti del XX secolo, fondamentale per l'evoluzione della musica contemporanea.
Musicalmente anticonformista, elaborò un personalissimo linguaggio partendo dalla dissacrazione di tutte le regole tradizionali e classiche.
Nato da madre giornalista e padre inventore (ideò, tra le altre cose, un sottomarino a benzina e un sistema di proiezione televisiva), iniziò da giovane a studiare pianoforte con insegnanti privati.
S'interessò in modo particolare alla musica dell'800 e alla tecnica del virtuosismo pianistico.
A 16 anni decise di voler diventare uno scrittore, e due anni dopo lasciò il college per andare in Europa. Vi rimase un anno e mezzo, viaggiando in diversi Paesi e interessandosi a tutte le arti (architettura, pittura, poesia, musica in particolare). Risalgono a questo periodo le sue prime prove di composizione, ben presto dimenticate.
In questo periodo Cage utilizzò la tecnica seriale, sia di tipo dodecafonico, che con serie di note da lui stabilite (ad esempio con una serie basata su 25 note).
Nel 1936 trovò lavoro a Seattle, alla Cornish School Of The Arts, come compositore di musiche per balletto.
Ogni regola tecnica viene superata per lasciare spazio ad un'espressione che trasforma il suono casuale in musica, in cui forma e interpretazione sono lasciate all'interprete. Nello stesso anno compose il quartetto per un piano, un piatto e due fonografi a velocità variabile Imaginary Landscape n.1. È una delle prime composizioni in cui compare la musica registrata.
Successivamente Cage insegnò anche al Mills College di Oakland, al Chicago Institute of Design, al Black Mountain College, alla New School for Social Research di New York e in altre scuole (tra il 1936 e il 1960).
Nel 1940 gli venne commissionata una musica per il balletto "Bacchanale": in queste musiche, per la prima volta, sperimentò la tecnica del "pianoforte preparato", sistemando una piastra di metallo sulle corde per modificare il timbro dello strumento e produrre suoni percussivi. Questa tecnica gli derivò da Cowell (che aveva composto pezzi per pianoforte in cui bisognava suonare le corde con le dita e con barrette di metallo) e da Satie (che ancora prima aveva tentato esperimenti simili).
In questi anni Cage si dedicò quasi esclusivamente alla musica percussiva, alla ricerca di soluzioni timbriche e ritmiche originali.
Importante è il lavoro che Cage svolse con ballerini e coreografi sulla correlazione tra musica e danza, e sulla ricerca di una relazione strutturale tra le due arti. L'influenza della danza è importante per lo sviluppo di una musica intesa soprattutto in senso percussivo, e di conseguenza anche per l'invenzione del pianoforte preparato.
Cage superò la costruzione musicale basata sulla struttura armonica in favore di una struttura ritmica, intesa solo come successione delle durate (che potevano ospitare qualsiasi suono, anche il silenzio).
Esplorò anche il campo dei rumori, provò nuovi tipi di strumenti, condusse esperimenti con la musica elettronica, utilizzò formule matematiche per strutturare la composizione (come i rapporti basati sulla "sezione aurea").
Tra il 1946 e il 1948 scrisse il suo lavoro per pianoforte preparato più acclamato: Sonatas and Interludes. Sono venti pezzi, sedici sonate e quattro interludi, in cui Cage portò ad un livello di maggiore complessità la sua tecnica basata sulle proporzioni ritmiche: la struttura di ogni pezzo è definita da una serie di numeri, e allo stesso modo anche le parti di ogni pezzo sono definite matematicamente. Il processo compositivo è basato largamente sull'improvvisazione e sull'esplorazione delle varie possibilità: Cage affermò di avere composto Sonatas and Interludes suonando il piano, sentendo le differenze e facendo una scelta. In Sonatas and Interludes ci sono 45 note preparate attraverso l'inserimento di bulloni, pezzi di gomma, pezzi di plastica e noci (è il pezzo più complesso scritto per pianoforte preparato).
Nel 1947, durante la composizione di Sonatas and Interludes, Cage creò il suo primo pezzo per orchestra: The Seasons. Nato come musica per un balletto di Cunningham, in The Seasons Cage ricorse al'uso delle proporzioni numeriche nella costruzione della struttura compositiva. Inoltre, nella concezione ciclica del pezzo si esprime il legame di Cage con la cultura indiana (le armonie statiche e la anti-direzionalità vogliono suggerire l'andamento ciclico della natura).
Nel 1950 Cage si procurò il libro dell’I-Ching, il libro cinese dei cambiamenti, con l'intento di servirsene per fare scelte compositive senza l'intervento della sua volontà, in modo non intenzionale. L'I-Ching diventa per Cage un metodo per organizzare il caso, per controllare l'imprevedibile, per determinare (secondo un sistema di combinazioni numeriche) quali note suonare, la loro durata, la loro altezza.
Secondo Cage, l'adozione di tecniche aleatorie e casuali serve a tre scopi: aggirare il desiderio di trovare sempre l'emozione nella musica, per rimuovere tutte le tracce di identificazione personale con il materiale musicale, eliminare l'aspetto soggettivo del processo compositivo. Queste tecniche danno vita al cosiddetto "indeterminismo": significa espellere la nozione di scelta dal processo creativo, avvicinarsi all'indeterminatezza del suono naturale. La musica è natura, non è imitazione della natura; l’artista non organizza la natura, ma la ascolta.
È il crollo dell'idea europea di musica, basata sulla centralità del compositore: Cage distrugge la figura del compositore genio, di stampo romantico.
La prima composizione in cui Cage impiegò questa nuova tecnica è Music of Changes per piano solo (1951): l'opera consiste in quattro "books" il cui processo compositivo parte dalla costruzione di un quadrato di 64x64 celle; in ogni cella viene inserito un valore: il tipo di suono, la durata, il volume. All'interno di queste possibilità, attraverso meccanismi casuali gestiti da un calcolatore, avviene la scelta del suono. Gli stessi meccanismi intervengono poi a livello verticale per la creazione di effetti polifonici e per la scelta dei ritmi.
In Imaginary Landscape n.4 per dodici radio (1951) ogni radio è controllata da due esecutori: uno sintonizza la frequenza, l'altro cambia il volume, seguendo le indicazioni della partitura. I risultati sono sempre differenti e imprevedibili.
L'approccio alle filosofie orientali porta Cage verso l'abbandono del controllo umano sulla natura e sul suono; un altro metodo di composizione casuale di Cage, ad esempio, si basa sull'osservazione delle imperfezioni della carta su cui si scrive la musica.
Nel 1952 Cage compose 4’33” per qualsiasi strumento. L'opera consiste nel non suonare lo strumento e la sostanza esecutiva dell'opera risulta essere un'operazione teatrale più che musicale.
Cage voleva condurre l'attenzione degli ascoltatori all'ascolto dell'ambiente in cui si vive. È una rivoluzione estetica: è la dimostrazione che ogni suono può essere musica.
Nel 1952 ha luogo Theater Piece n.1, il primo spettacolo di questo genere. Da questi esperimenti nascerà, nel 1961, il gruppo Fluxus, una rete internazionale di artisti, che svilupperà l'esperienza degli happenings.
In Musicircus (1967) ci sono vari gruppi di musicisti che suonano musiche diverse sovrapponendosi; la determinazione del momento in cui ogni gruppo deve cominciare la propria parte avviene tramite scelte casuali.
HPSCHD (1969) è un lavoro multimediale dalla durata di circa cinque ore in cui si uniscono: 7 clavicembali che suonano degli estratti "sorteggiati" di musiche di Cage e di autori classici, 52 cassette di suoni generati dal computer, 6400 diapositive proiettate da 64 proiettori, 40 film. Gli spettatori entrano ed escono liberamente dall'auditorium.
Uno degli scopi dell'opera è quello di eliminare il centro di interesse singolo e dominante e di circondare il pubblico con una varietà di elementi.
In quegli anni Cage fu considerato la guida dell'avanguardia musicale: il suo lavoro era basato principalmente sulla commistioni di discipline, sull'aggiunta di altre arti alla musica. Egli si dedicò alla pittura e alla scrittura, alcuni suoi lavori si basarono anche sull'esplorazione della parola scritta (inventò i "mesostici", ovvero versi in cui una frase verticale interseca il testo orizzontale).
Dagli anni '70 Cage si interessò maggiormente agli aspetti politici e sociali dell'opera d'arte, si occupò di tematiche ambientaliste, apparendo più come un filosofo sociale che come un musicista.
I Freeman Etudes per violino solo (1980) sono un'opera quasi impossibile da eseguire per la sua complessità: rappresentano la "praticabilità dell'impossibile", come risposta all'idea che i problemi mondiali riguardanti politica e società siano impossibili da risolvere.
La serie di lavori intitolata Europeras, composta tra l'87 e il '90, è invece una decostruzione della forma operistica: i libretti, le arie e gli intrecci di varie opere del '700 e dell'800 sono assemblati con metodi aleatori, così come gli altri aspetti dello spettacolo (scenografie, costumi, luci, movimenti degli attori), e gli esecutori non sono guidati da un direttore ma da un orologio digitale.
Negli ultimi anni, tra il 1987 e il 1992, Cage compose le sue opere più astratte, intitolate semplicemente con dei numeri che rappresentano il numero degli esecutori. Seventy-Four per orchestra (1992) è composta per i 74 musicisti della American Composers Orchestra. La parte di ogni esecutore è composta di quattordici suoni isolati. Cage indica un lasso di tempo in cui il musicista ha la libertà di decidere quando fare iniziare il suo suono e un lasso di tempo in cui concluderlo; il musicista può decidere di fare durare il suono un certo tempo, oppure può decidere di dare una durata nulla a quel suono. Il volume e gli effetti sugli strumenti sono lasciati alla scelta degli esecutori. Anche qui il direttore è sostituito da un orologio.
creato: | lunedì 14 luglio 2008 |
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modificato: | mercoledì 14 gennaio 2009 |