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George Cables

(New York, 14 novembre 1944)

Nato a New York, George Cables ricevette una normale educazione prima di entrare alla High School of Performing Arts, dove rimase colpito dal potenziale di libertà espressiva insito nel jazz, genere di cui (lui stesso confessa) all'epoca non sapeva ancora nulla.
Il giovane Cables rimase impressionato in modo particolare da pianisti come Herbie Hancock e Chick Corea, ma oggi afferma di non aver mai realmente ascoltato altri pianisti negli anni della sua formazione, mentre fu probabilmente molto più influenzato da Miles o Trane e dalle loro band.

George Cables frequentò poi per due anni il Mannes College of Music e nel 1964 suonava già nella band chiamata The Jazz Samaritans, che aveva al suo interno alcune stelle nascenti come Billy Cobham, Lenny White e Clint Houston.
Durante le esibizioni nei clubs di New York, la versatilità di Cables attirò numerose attenzioni e in poco tempo egli si trovò a registrare con il sassofonista tenore Paul Jeffrey, a suonare in Lift Every Voice and Sing di Max Roach, e guadagnare una collaborazione con Art Blakey e i Jazz Messengers.

Nel 1969 un tour con Sonny Rollins portò Cables sull'altra costa degli Stati Uniti. Due anni dopo era già diventato una figura importante nella scena jazz di Los Angeles (dove inizialmente risedette) e poi di San Francisco (dove tutt'ora vive).
Successive collaborazioni e registrazioni con Bobby Hutcberson, Joe Henderson e Sonny Rollins ("Next Album"), Freddie Hubbard e Woody Shaw ("Blackstone Legacy"), resero sempre più evidenti le grandi abilità di Cables sulla tastiera e il pianoforte elettrico.
Alla fine del 1970 George Cables era divenuto il pianista collaboratore più desiderato.

L'occasione probabilmente più importante per Cables arrivò nel 1977, quando la leggenda dell'hard-bop Dexter Gordon lo invitò nel suo quartetto. I due anni trascorsi con lui accesero in Cables la passione per il pianoforte acustico e lo immersero nel vocabolario del bebop.
La collaborazione più lunga che Cables instaurò alla fine degli anni '70 fu quella con il sassofonista Art Pepper: Cables divenne il suo pianista preferito, al punto da registrare con lui l'album in duo "Goin' Home" che fu poi l'ultimo lavoro di registrazione di Pepper.

George Cables ha suonato con alcuni dei pianisti jazz più importanti del nostro tempo, come i già citati Joe Henderson, Sonny Rollins, Bobby Hutcherson, Freddie Hubbard, Woody Shaw, e Max Roach, ma anche Roy Haynes, Art Blakey, Sarah Vaughn, Tony Williams e Dizzy Gillespie.

Oggi tiene concerti e registra come solista, in trio o in ensemble più numerosi, e tiene clinics in università di jazz.
Inoltre, oltre a comporre e arrangiare per i suoi album, ha collaborato alle registrazioni di Dexter Gordon, Art Pepper, Freddie Hubbard, Woody Shaw, Bobby Hutcherson e molti altri.
È infine riconosciuto anche per le sue fresche interpretazioni di composizioni classiche e per il suo stile compositivo innovativo.

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Sito web:georgecables.com
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creato:venerdì 4 novembre 2011
modificato:martedì 14 febbraio 2017