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Clément Janequin

(Châtellerault, 1485 ca - Parigi, 1558)

Compositore francese del Rinascimento, Janequin fu uno dei maggiori compositori di chansons, assai famoso già tra i suoi contemporanei grazie allo sviluppo delle tecniche di stampa.
Nacque vicino a Poitiers, ma non ci sono pervenuti documenti riguardo l'inizio della sua carriera e della sua formazione musicale.
Sappiamo che Janequin fu curato di alcuni paesini nella zona di Bordeaux fino al 1531; dal 1553 insegnò musica nella cattedrale di Angers.
Intorno al 1549 si stabilì a Parigi e divenne cantore della cappella reale e, successivamente, "compositore del re" (titolo che, prima di lui, era stato assegnato solo a Sandrin, ovvero Pierre Regnault).
 
Pochi compositori rinascimentali furono conosciuti e amati tra i loro contemporanei come Janequin. La sua produzione ha particolare importanza soprattutto nel genere, tipicamente francese, della chanson profana: compose circa 250 chansons, che l'editore parigino Pierre Attaignant pubblicò in 5 libri. Janequin semplificò la canzone profana nella scrittura polifonica, in nome di una maggiore scorrevolezza ed efficacia espressiva.
Tra tutte, le chansons descrittive, ovvero ad imitazione di suoni naturali o originati dall'uomo, ebbero una larghissima diffusione già nel XVI secolo: in particolare La guerre ovvero La bataille de Marignan (riproduce i rumori della battaglia, come lo scoppio dei cannoni, il pianto delle vedove o lo squillo delle trombe), Le chant del oiseaux (ad imitazione del canto degli uccelli), La chasse au cerf, Les cris de Paris.
Nelle chansons non descrittive spiccano la felice vena lirica (per la spontanea adesione della musica al testo dei maggiori poeti dell'epoca), l'eleganza e la varietà ritmica.
 
Janequin compose anche, in misura assai minore, musica sacra: due messe (di cui una derivata da La bataille), un'ottantina di salmi a quattro voci e circa 50 chansons spirituali (utilizzando temi calvinisti).
Anche se non ci è pervenuto nessun documento che possa dimostrare l'adesione di Janequin al calvinismo, il suo utilizzo delle poesie di Clément Marot, i temi calvinisti, la semplicità musicale (in contrapposizione alla complessa polifonia che anch'egli, inizialmente studiò) sono, in questa direzione, suggestivi.
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creato:martedì 13 maggio 2008
modificato:mercoledì 14 gennaio 2009