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Michail Glinka

(Novospasskoje, Smolensk, 1 giugno 1804 – Berlino, 15 febbraio 1857)

Michail Ivanovič Glinka è stato il primo grande compositore russo della storia. Iniziò a studiare il pianoforte ed il violino all'età di dieci anni e, vista la sua predisposizione per la musica, nel 1817 i genitori lo mandarono a studiare a Pietroburgo dove prese lezioni dai maggiori musicisti dell'epoca, in particolare da J. Field.
 
Nel 1830 Glinka si recò all'estero, dapprima in Italia, poi in Austria e Germania. In Italia si interessò in particolar modo allo stile del bel canto che secondo lui era la vera espressione dell'animo italiano.
 
Negli anni 1833-1834 visse in Germania, dove studiò composizione, polifonia e strumentazione con il teorico musicale G. Dehn e con il Maestro Jozsef Boehm. Al ritorno in Russia, nel 1834, Glinka si sentì pronto per riversare le nuove cognizioni nell'opera russa. Dopo aver cercato a lungo un soggetto adatto, scelse di presentare in musica il personaggio di Ivan Susanin, eroe nazionale russo.
 
Poco dopo venne nominato Maestro di Cappella del coro imperiale. Nel 1844 Glinka si recò in Francia, e poi in Spagna. Sono di questo periodo le ouvertures Piaceri aragonesi (o Jota aragonese) e Notte a Madrid (o Kamarinskaja). Glinka morì a Berlino il 15 febbraio nel 1857, due anni dopo lo zar Nicola I. Erano anni di profonda crisi politica, sociale ed economica.
 
Con Glinka, attraverso l'uso del canto popolare, il romanticismo fece il suo ingresso nella musica colta russa. Un romanticismo con una forte impronta nazionalista che aveva preso le mosse dalla reazione all'invasione napoleonica. Una conseguenza importante, sul piano musicale, fu la nuova attenzione riservata al folklore.
 
Pur muovendo dal teatro musicale italiano di stampo rossiniano, Glinka seppe far scorrere entro quelle forme d'importazione un lirismo assolutamente russo.
Il capolavoro di Glinka è l'opera Una vita per lo zar, l'epopea di Ivan Susanin che andò in scena al teatro imperiale di San Pietroburgo il 9 dicembre 1836.
 
I caratteri romantici dell'arte di Glinka si accentuarono nell'opera successiva, Ruslan e Ludmilla del 1842, ispirata ad un poema epico di Puškin. Oltre a queste due opere, Glinka compose molta altra musica corale e orchestrale. Di notevole pregio le cantate e le Canzoni per voce e pianoforte.
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creato:mercoledì 19 dicembre 2007
modificato:giovedì 15 gennaio 2009