TESTHARDE
Band Femminile Italiana Hard Rock
Members:
Ella Liguori (Chitarre, armoniche e voce)
Giada Cecchi (Basso, mandolino e cori)
Elisa Fortunato (Batteria, cori e fantasia)
Genre: Hard Rock d'Autore
Hometown: Rimini, Milano, Londra, Messico, Svezia, Olanda, NY, Berlino, Tokyo, Korea
Le TESTHARDE sono una band femminile italiana che si ispira al sound degli anni'70. La band si propone solo con pezzi originali di loro composizione, cantati in italiano. Vengono subito notate al Solarolo Festival, nell'estate 2010, dove debuttano con il brano "Ubriaca" aggiudicandosi la vittoria nella categoria Inediti. Al gruppo viene conferito anche il Premio del MEI (Meeting degli Indipendenti), che permette loro di esibirsi sul palco dell'importante kermesse discografica faentina. Nella primavera 2011, nella città di Montagnana (Padova) entrano a far parte del tour di Festival Show, organizzato da Radio Birikina e Radio Bella&Monella nelle più conosciute piazze tra Veneto, Friuli e Lombardia. Il singolo "Ubriaca" viene successivamente inserito sul portale i-Tunes dove è ad oggi scaricabile. Il 2012 le vede impegnate in una lunga serie di concerti in giro per l' Italia e il 2013 è l'anno delle rivincite, portando a casa numerose vittorie a contest importanti quali "BATTLE OF THE BANDS”, "SAN PATRIZIO ROCK", "GEOMETRIE SONORE" , "BIMMUSIC NETWORK" e "UN E MEZZO PALO ROCK". Anche il 2014 promette bene con l'uscita del loro primo videoclip del singolo "SETE NERA" realizzato da Massimo Legni e subito dopo, con la vittoria del concorso PHENOMENON 2014, la band comincia la sua promozione live e conquistano il ROCK TV PASS con il loro singolo SETE NERA in alta rotazione sul canale 718 di Sky. Prendono parte, per la seconda volta, al MEI di Faenza e cominciano le riprese del secondo videoclip di quello che sarà il loro secondo singolo "SCOSSA". Vincono a Settembre 2015 ROCK TARGATO ITALIA. Nel 2016 conquistano il 1° Premio al Wanted Primo Maggio Regione Lazio presso l'Alexanderplatz JazzClub, lo storico locale della Capitale. A Ottobre dello stesso anno approdano a Zurigo , ospiti in casa Svizzera, del "Sonetto della Musica Italiana" al Teatro Spirgarten.
Esplosive sul palco si ispirano al suono vintage anni '70, ma forse la vera novità della band sono i testi in italiano. Gruppo non solo da ascoltare ma da vedere.La band si propone in contesti multigenere, dal locale hard rock alla discoteca, al club ma anche eventi speciali e in ogni caso dal vivo, perché presenta un repertorio originale. Le ragazze hanno già calcato il palco di numerose piazze e locali, condividendo il palco con artisti quali Pino Scotto, Dodi Battaglia, Francesco Renga, Alberto Camerini, Dolcenera e tanti altri.
Concerto in TV
http://youtu.be/rVunXJVgzhA
Il nostro ultimo video: SCOSSA https://m.youtube.com/watch?v= V9KiewTgJAk
SETE NERA www.youtube.com/watch?v=yRcckyDaY_Q&feature=youtube_ gdata_player
Ci trovi anche qui: www.facebook.com/TESTHARDEwww.myspace.com/testhardewww.reverbnation.com/testhardebandfemminileitalianahardrock www.youtube.com/user/TESTHARDE
1° Premio Nuove proposte - Solarolo Festival 2010
1° Premio Nuove Proposte - M.E.I. Faenza 2010
1° Premio - Album Festival Show 2011
1° Premio - Battle of the bands 2013
1° Premio - Geometrie Sonore 2013
1° Premio Nuove Proposte - Bimmusic Network 2013
1° Premio - Un e mezzopalorock 2013
1° Premio - Phenomenon 2014
1° Premio Rock Targato Italia 2015
1° Premio Wanted Primo Maggio Regione Lazio 2016
“COSA DICONO DI NOI”
"con il loro stile, diciamo un po’ più “moderno”, riescono ad apportare qualcosa di nuovo, alla parte melodica... Questo fa sì che non sappiano di vecchio, di già sentito, anzi, il tutto si trasforma in qualcosa di nuovo, ma con delle radici ben piantate. Se a questo poi aggiungete, il coraggio di cantare in Italiano, beh…allora tanto di cappello. Anche i testi infatti, non sono banali! Fuori dal classico schema sesso, droga & rock’n’roll, le Testharde, cercano di proporre testi diversi, o almeno che non sappiano di “riciclato”. Hanno coraggio, hanno voglia di fare, di creare qualcosa di nuovo, qualcosa in cui credono molto. Hanno melodia, ritmo, “tiro”, tecnica, originalità, tutti componenti direi fondamentali per sfondare il muro di quel ghetto, dove il rock giovanile è ancora considerato…rumore!" di Roberto Zat.
"...quattro scatenate interpreti di un ottimo hard rock con testi in italiano e arrangiamenti curati, oltre a suonare con grande talento, controllano molto bene la scena".
Renato Marengo
(Roma, Aprile 2016)
"Quattro ragazze toste. Molto convinte. Con una presenza scenica vagamente glam. Spiattellano senza incertezze rockacci duri e puri, con qualche ballad come intermezzo. Da sottolineare la padronanza scenica e strumentale di tutto rispetto".
Giulio Tedeschi
(Torino, Maggio 2016)
“COSA DICIAMO DI NOI”
“Quando non fai cover sono davvero pochi i locali che ti aprono le porte... ma è anche vero che tutto può cambiare, locali in cui non avremmo mai pensato di poter entrare senza proporre cover ci hanno invece ospitato con orgoglio. Se ci muoviamo in lungo e in largo per l'Italia è per questo motivo, lasciare un'impronta coraggiosa. La gente ci aiuta perché è coinvolta personalmente e, crisi o no, ci sostiene con gli applausi, coi passaparola, quando ci apre con tanta fiducia e ospitalità la porta di casa, quando si sente partecipe e protagonista insieme a noi, le emozioni sono il vero motore dei nostri live. Noi amiamo il nostro pubblico perché non conta palle”.
PARLIAMO DI DONNE
“La maternità, il sesso, il potere, i mass media, le difficoltà di essere donna e musicista, l'Italia e gli italiani. Un viaggio dissacrante e anticonformista alla scoperta delle donne di oggi. Cantiamo ogni aspetto della condizione femminile con onestà. C'è una musica che è indispensabile, come una vaccinazione in età infantile. C'è una musica che non può essere ignorata, antidoto per il virus sociale. Andrebbe prescritta, fatta passare dalla mutua, perché ci sono testi di donne che non servono solo alle donne, non è indispensabile essere donne per capire come stanno le cose. Donne che vogliono suonare, con ancora i segni delle catene alle caviglie. La nostra cultura è molto più indietro rispetto ai progressi che abbiamo fatto e ci vorrà un tempo infinito prima che le donne possano avere una reale parità. Suonar bene è per noi la grande ricompensa ai limiti della vita, un dono. La gente ascolta la musica ma i dischi belli bisogna scoprirseli per conto proprio. Ci vuole l’arte. La condizione umana è surreale, quella della donna è tutta da rivalutare”.
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autore: | Giada Cecchi |
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creato: | giovedì 7 novembre 2013 |
modificato: | martedì 11 luglio 2017 |