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Canzone delle stagioni

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Proprietà dell'oggetto
CompositoreL'Aquavite
Autore testiEmanuele Soldati
EsecutoreL'Aquavite
Data esecuzione01/01/2014
Luogo esecuzioneRavenna
RaccoltaSul vino nuovo
GenereWorld Music / Folk
ProvenienzaL'Aquavite
LicenzaTutti i diritti riservati
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Terra ti addormenti piano – Sole sempre più lontano
Pioggia per nutrire i semi e foglie per nasconderli
Luna che diventi buia – Nebbia copri la pianura
Luce cadi dal tramonto e scendi sotto gli alberi

Madre che riposi all'ombra prendi le radici da intrecciare
Madre non dimenticare, serve ancora legna da bruciare


Terra bianca addormentata – Terra quasi soffocata
Vento e neve, rami secchi – notte senza giorno
Luna che diventi scura – Fango, ghiaccio e poi paura
Sole freddo e pallido, sembri quasi spento

Madre che rimani al gelo, scalda questi semi a riposare
Fuoco non dimenticare, qui c'è ancora legna da bruciare


Terra ti risvegli piano – Freddo te ne vai lontano
Sole scalda un'altra volta i semi che germogliano
Luna che ritorni bella – Fiume riempi questa terra
Legno che respiri ancora vestiti di foglie

Madre che dormivi all'ombra, è tempo di svegliarsi e di cantare
Pioggia non dimenticare, ci sono i campi da bagnare


Terra spettinata al vento – Spighe nuove di frumento
Spighe cariche di grano, polvere nell'aria
Luna che ritorni piena – Fuoco illumina la sera
pioggia quanto basta per la sete della terra

Madre che ti scaldi nella luce, resta qui fino al tramonto
Sole non dimenticare il grano, è tempo di raccolto

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creato:martedì 18 marzo 2014
modificato:martedì 18 marzo 2014