Mirella Freni
(Modena, 27 febbraio 1935)
Dopo una breve ma indicativa esperienza come un enfant prodige della musica lirica, Mirella Freni (alla nascita Mirella Fregni), diciannovenne, ha debuttato al Teatro Comunale di Modena nella Carmen di Georges Bizet (Micaela) il 3 Febbraio 1955.
La carriera della Freni è proseguita con l'interpretazione dei ruoli per soprano lirico nelle opere di Mozart, Donizetti, Mascagni, fino alla Nannetta del Falstaff di Verdi. Questo ruolo nel 1962 segnò l'inizio della sua intensa presenza sulla scena del celebre teatro milanese, che la porterà a partecipare ad otto inaugurazioni e interpretare come protagonista titoli di straordinaria importanza. Tra tutti la Bohème che, firmata da Karajan e Zeffirelli alla Scala nel 1964, consacrò la Freni come la maggiore interprete mondiale di Mimì nella seconda metà del Novecento.
Nel 1970 al Festival di Salisburgo, con la Desdemona dell'Otello verdiano diretto da Herbert von Karajan, si aprì una nuova stagione per l'artista.
Da allora la Freni affrontò Simon Boccanegra, Don Carlo, Ernani, Aida, la Manon di Puccini, Adriana Lecouvreur, preannuncio della terza fase, quella delle opere russe. La trilogia di Cajkovskij: Evgenij Onegin (1984), La Dama di Picche (1990), La Pulzella d'Orleans (2002). Con essa due opere di Umberto Giordano: Fedora (Scala 1994), Madame Sans-Gêne (Catania 1997).
Grande anche la discografia di Mirella Freni, in cui si aggiungono opere mai eseguite in teatro: Mireille di Gounod, Don Pasquale, Guglielmo Tell, Alcina di Händel, I Pagliacci, La forza del destino, Tosca, Il trittico di Puccini e Madama Butterfly interpretata in un film-opera. È la vita d'artista di una cantante illustre che si nega al divismo e alle manifestazioni enfatiche dei suoi cultori, pur avendo condiviso onori e oneri con le più alte personalità della musica operistica e da concerto sulle massime scene del mondo: Karajan e Giulini, Visconti e Jean Louis Barrault, Kleiber e Abbado, Strehler e Ronconi, Prêtre e Gavazzeni, Jean Vilar e Zeffirelli, Levine, Solti, Sinopoli, Bartoletti, Muti, Ozawa. Impossibile elencarli tutti, come i teatri, i più importanti del mondo.
Molti i riconoscimenti ufficiali nel corso della vita dedicata alla lirica: tra gli altri le insegne e il cavalierato della Legion d'Onore del Presidente francese, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.
Mirella Freni sta oggi scrivendo la storia della scuola italiana dell'opera lirica, insegnando ai suoi giovani allievi la vera tecnica e la tradizione del bel canto italiano.
Delle nuove generazioni di cantanti d'opera si dice che non esistano più le voci del passato: in realtà ci sono voci bellissime, ma è molto difficile trovare bravi maestri. Mirella Freni è solita ripetere ai suoi allievi che "per fare un bravo cantante ci vuole anche la voce... , ma non solo la voce".
creato: | mercoledì 26 maggio 2010 |
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modificato: | martedì 14 febbraio 2017 |