Flavio Boltro
(Torino, 5 maggio 1961)
Flavio Boltro eredita dalla famiglia la passione per il jazz: il padre è trombettista e dice di lui il figlio "mi sono ritrovato immerso nel jazz fin da piccolo, da quando avevo tre anni. Mio padre mi prendeva sulle ginocchia prima di andare a letto e mi faceva ascoltare Armstrong e tutti i dischi di quegli anni".
Flavio Boltro approfondisce lo studio della tromba al Conservatorio di Torino con Carlo Arfinengo, prima tromba dell'Orchestra Sinfonica di Torino. Inizia quindi una proficua collaborazione con due importanti gruppi, che gli danno l'opportunità di crescere musicalmente e di farsi conoscere. Lingomania, guidato dal sassofonista Maurizio Giammarco con Roberto Gatto alla batteria, Furio Di Castri al contrabbasso e Umberto Fiorentino alla chitarra, è una pluripremiata formazione acustica dalla matrice e dalle sonorità elettriche nuove per l'epoca. Collabora quindi con Manu Roche alla batteria e Furio Di Castri al contrabbasso in un trio inedito e apprezzato sulla scena nazionale. Nel frattempo suona con grandi artisti internazionali come Cedar Walton, Billy Higgins e David Williams.
Dalla metà degli anni Novanta, in seguito alla partecipazione all'importante Festival di Calvi (Corsica), insieme a Antonio Farao, Manu Roche e Paolo Dallaporta, Flavio Boltro inizia un'intensa collaborazione con la Francia, che lo porta a entrare a far parte del sestetto di Michel Petrucciani.
Dal 1998 inoltre, si costituisce con grande successo lo Stefano Di Battista/Flavio Boltro Quintet con Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al basso, tuttora attivo.
| creato: | venerdì 23 agosto 2013 |
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| modificato: | martedì 14 febbraio 2017 |