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Mario Castelnuovo-Tedesco

(Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 18 marzo 1968)

Mario Castenuovo-Tedesco è un compositore italiano del novecento, oggi ricordato soprattutto per le ispirate pagine scritte per chitarra, nonostante la sua produzione sia stata assai ampia e diversificata.

Figlio di una famiglia ebrea, Castenuovo-Tedesco iniziò a comporre già all'età di nove anni e poco tempo dopo divenne allievo di Ildebrando Pizzetti, uno dei docenti più influenti dell'epoca; si diplomò quindi in pianoforte e composizione, riscuotendo successo e attenzione sin dall'inzio della sua carriera.
In particolare, si accorse del suo precoce talento il pianista e compositore Alfredo Casella, che fu tra i primi a proporre ed eseguirne in concerto le nuove opere. Altri prestigiosi interpreti della sua musica saranno Arthur Gieseking, Jascha Heifetz, Gregor Piatigorsky e Andrés Segovia.

Nel 1925, con La Mandragola Castelnuovo-Tedesco vinse un importante concorso di composizione e rappresentò l'opera anche al Teatro La Fenice di Venezia.
Insieme con Pizzetti, Casella, Gian Francesco Malipiero, Ottorino Respighi, Vittorio Gui e Vincenzo Tommasini fondò la Società Nazionale di Musica.

Nel 1938, a causa delle leggi razziali, fu costretto a trasferirsi in America, dove lavorò come compositore per il cinema e come insegnante. In poco tempo diventò uno dei docenti di composizione più accreditati negli Stati Uniti ed abbe tra i suoi allievi John Williams, Elmer Bernstein, Jerry Goldsmith, Henry Mancini, André Previn.
Nel 1958 Castelnuovo-Tedesco vinse il Concorso Campari con l'opera Il Mercante di Venezia, che fu rappresentata al Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni.

Il catalogo delle opere di Mario Castelnuovo-Tedesco è molto vasto e comprende, tra le altre, sei opere liriche, cinque oratori, undici ouvertures su lavori shakespeariani, quattro balletti, concerti per pianoforte, violino, violoncello, arpa e oboe, oltre cento composizioni per pianoforte e altrettante per chitarra, più di cento composizioni corali, quasi quattrocento composizioni vocali e numerose composizioni cameristiche.
Alla chitarra dedicò attenzione per tutta la vita, e una produzione particolarmente ispirata che comprende i seguenti titoli:

  • le Variazioni Attraverso i Secoli op.71 (1932)
  • la Sonata - Omaggio a Boccherini op.77 (1934)
  • il Capriccio Diabolico - Omaggio a Paganini op.85a (1935)
  • la Tarantella e Aranci in fiore op.87 (1936)
  • il Rondò op.129 (1946)
  • il Romancero Gitano per coro misto e chitarra (1951)
  • Escarramán op.177 (1955)
  • i 24 Caprichos de Goya op.195 (1961)

Mario Castelnuovo-Tedesco fu senza dubbio un compositore colto e raffinato (ne sono testimonianza le scelte poetiche per i testi che egli musicò), legato a un linguaggio piuttosto conservatore rispetto a quello dei suoi contemporanei (aspetto che forse contribuì ad oscurarne la memoria).

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creato:martedì 31 marzo 2009
modificato:mercoledì 1 aprile 2009