Lupa Covella

Poeta cantautore musicista

Recensione critica biografica.
Bisogno di uscire,scendere,mettersi in gioco.
Uscire ed affacciarsi a un mondo in continuo movimento, scendere dalla montagna luogo di vita tra i boschi, scivolare lungo strade rettilinee,così diverse da quelle di casa,scoprire un altro senso di fluidità,dall'intima emotività tra la natura impervia e dolce allo stesso tempo,alla scoperta di un modo tutto nuovo di recepire ed esprimersi.
L'Arte di Lupa,questo il suo nome anagrafico,Poeta Cantautore,un pò figlio d'arte,osservatore attento,attraversato dalla metafora dei primi giochi di linguaggio studentesco,egli la metafora la mastica la metabolizza per evolvere in età più matura a un linguaggio narrativo,simile a quello originariamente spontaneo delle sue prime composizioni adolescenziali,ma più composito, maturo nell'essenzialità dei testi come pure nella timbrica vocale.
Nessuna forzatura,quella di Lupa è espressione artistica intimista e romantica ma nella concretezza del senso di interiorità profondo,un percorso di formazione emotiva tra le vicissitudini di una vita un pò nomade un pò stanziale, "regola" e condizione da cui osservare il divenire dell'immaginario,attraverso cui apprezzare il "formalmente normale", la quotidianità come momento di slancio ma anche di realizzazione in una modalità espressiva creativa psicologicamente pacata,capace di rivendicare con forza il bisogno di cambiamento, di crescita, di consapevolezza delle "diversità".
Il desiderio di condividere aspettative,prospettive di giustizia e bellezza in un autentico e umano senso di libertà.
Pure così giovane la sua opera già apprezzata in Germania negli ambiti socio culturali più impegnati e del teatro per disabili mentali, ed in alcune manifestazioni multiculturali quale esponente di una espressività italiana ancora tutta da scoprire nello stesso nostro "Bel paese".
Recensione a cura di Associazione Culturale "Postazione Etica"

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