Il Cantico
Compositore | Marco Degli Esposti |
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Autore testi | Marco Degli Esposti |
Esecutore | Cranchi |
Luogo esecuzione | Sermide |
Etichetta | New Model Label |
Produttore | Massimiliano Cranchi - Marco Degli Esposti |
Data di pubblicazione | 16 Febbraio 2015 |
Genere | Rock |
Provenienza | Cranchi |
Licenza | Tutti i diritti riservati |
Il Cantico
Combattiamo tutti quanti nella nostra legione amica
solo per essere diversi o per dare un senso a questa vita
zaino in spalla e sigarette qualche abbraccio e andiamo al mare
un pensiero rima l'altro e poi il vuoto siderale
mi dicono che devo sempre rendere conto di qualcosa
a chi ha dormito nel mio letto e chi vuol essere la mia sposa
la terra si che è un posto strano e che non da mai i frutti sperati
e siamo tutti disperati sulla soglia dei trent'anni
e vorrei avere un dio che mi dica finalmente chi sono io
vorrei un dio dell'universo mi dica dov'è finito il resto
vorrei un dio dei nostri nonni che mi racconti cosa mi sono perso
Stefania dorme poco vien da lontano e conosce il mare
la tiene sveglia la sua follia di una bellezza un po' criminale
Un fascista morto in terra non concima alcuna pietà
ma soltanto i fiori rossi che non vedrà mai dall'aldilà
Per far breccia nel suo cuore che fra i tanti è il più distratto
ho affittato i miei difetti e sfidato il mio coraggio
che non è molto ma è tenace e fa di me quel che io sono
un clandestino che si inginocchia e non conosce mai il perdono
e vorrei avere un dio che mi dica finalmente chi sono io
vorrei un dio dell'universo, mi dica dov'è che mi sono perso
vorrei il dio degl'immigrati che maledica questo inverno
abbarcciati anche nel pensiero laddove il sonno gela gli ideali
e nel silenzio Dylan canta di quando gli uomini erano tutti uguali
viene la notte che scaglia i venti e libera il mondo dai suoi flagelli
canteremo al buio amore morte al re e ai suoi fratelli
che sono serpi criminali che cacciano i topi a Pomigliano
combatteremo ogni sistema al caldo seduti sul il divano
e questi miei pensieri non vogliono essere la vostra storia
un assetato muore sempre se si disseta con la sua gloria
e vorrei avere un dio che mi dica finalmente chi sono io
vorrei un dio dell'universo, mi dica dov'è che mi sono perso
vorrei il dio dei disoccupati che maledica chi sta meglio
da bambino ho imparato molto e ho condiviso i miei pochi averi
e ora che sono un po' creciuto ho coltivato due desideri
per non vedervi fra cent'anni vorrei essere immortale
e non essere nei vostri panni quando mi ubriacherò al vostro funerale
e vorrei avere un dio che mi dica finalmente chi sono io
vorrei un dio dell'universo, mi dica dov'è che mi sono perso
vorrei un dio criminale che mi dica la via per l'inferno
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autore: | Alessandro Gelli |
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creato: | lunedì 13 luglio 2015 |
modificato: | lunedì 13 luglio 2015 |