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Mimmo Epifani

(San Vito dei Normanni)

Considerato dalla critica uno tra i migliori musicisti e conoscitori di musica etnica di livello internazionale per le innovazioni tecniche di improvvisazione applicate al suo strumento, il mandolino, nonché per la tecnica della sua mandola "alla barbiere".

Viene chiamata tecnica "alla barbiere" poiché veniva insegnata in un salone da barbiere a San Vito dei Normanni (Brindisi) dal Maestro Costantino Vita (barbiere e musicista) e dal Maestro Peppu D’Augusta (una sorte di direttore di orchestrine), che suonavano la pizzica, una danza del Salento detta anche Ballo di San Vito.

La formazione delle orchestrine di pizzica era composta da quattro o cinque musicisti che usavano strumenti come il violino, la chitarra battente, la mandola o il mandolino, la chitarra francese ed i tamburi a cornice.

Proprio nella barberia del Maestro Costantino, Mimmo Epifani, giovanissimo, comincia ad imparare a suonare scoprendo la passione per le tradizioni popolari tramandate oralmente.

Dopo aver conseguito, con il massimo dei voti, il diploma di mandolino al Conservatorio di Padova comincia le collaborazioni con i grandi maestri della musica popolare italiana: Antonio Infantino e Caterina Bueno. A Prato incontra e conosce la compagnia Media Etas del Maestro De Simone, che lo invita a Napoli per partecipare ad alcune sue rappresentazioni teatrali in qualità di concertista.
Grazie all'incontro con Eugenio Bennato, collabora nel gruppo Musicanova, esibendosi in concerti in tutto il mondo.

Fondatore degli Epifani Barbers, continua ad effettuare concerti con lo scopo di far conoscere i suoi strumenti in una chiave moderna per divulgare, oltre alle sue composizioni, la musica tradizionale imparata nelle barberie del suo paese.

I concerti degli Epifani Barbers sono incentrati sulla musicalità mediterranea, dalle origini ai nostri tempi, rappresentata da virtuosi strumentisti e vocalisti. I ritmi della musica popolare favoriscono il coinvolgimento e la "partecipazione dell'ascoltare", in una sorta di happening in cui il brano e il testo poetico sono un punto di partenza per un'improvvisazione apparentemente libera ma che in realtà si fonda su precise regole stilistiche ed estetiche.

Gli strumenti caratteristici della cultura popolare come la mandola, la chitarra battente e la tammorra contribuiscono alla creazione di un sound acustico nello stesso momento moderno e sincopato, più vicino a certe punte della musica rock che non a logori stereotipi del folk revival di maniera.

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creato:venerdì 19 settembre 2008
modificato:martedì 14 febbraio 2017