Franco Donatoni
(Verona, 9 giugno 1927 - Milano, 17 agosto 2000)
Franco Donatoni, compositore, iniziò gli studi musicali sotto la guida di Piero Bottagisio presso il Liceo musicale di Verona.
Studiò quindi composizione al Conservatorio "G. Verdi" di Milano con Ettore Desderi e al Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna con Lino Liviabella. Nel 1949 ottenne il diploma in composizione e strumentazione per banda, l'anno successivo quello in musica corale e, nel 1951, il diploma in composizione.
Successivamente Donatoni si perfezionò con Ildebrando Pizzetti all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, conseguendo il diploma nel 1953. Durante il periodo trascorso a Roma Donatoni frequentò assiduamente Goffredo Petrassi, che lo indirizzò nel lavoro di compositore.
Sollecitato da Bruno Maderna, che conobbe a Verona e che influenzò notevolmente la sua attività di compositore, Donatoni fu anche allievo dei Ferienkurse di Darmstadt per quattro anni (1954, 1956, 1958 e 1961).
La carriera internazionale di Donatoni prese avvio con il Concertino per archi, ottoni e timpani solisti, opera vincitrice del concorso di composizione indetto da Radio Lussemburgo nel 1952 (di cui era giurato anche Petrassi).
Il suo percorso compositivo arrivò a maturità relativamente tardi (intorno ai 50 anni), attraversando differenti periodi stilistici e di ricerca, e con uno sguardo sempre rivolto in avanti.
Il primo periodo, quello degli esordi e del concorso di Radio Lussemburgo, fu assai influenzato da Petrassi; successivamente Donatoni si indirizzò verso il serialismo e poi la musica aleatoria (nei primi anni '60), quindi verso procedimenti compositivi che ridimensionavano la figura del compositore e la sua responsabilità nell'atto compositivo.
Nel 1960 Franco Donatoni compose For Grilly e, l'anno successivo, terminò Puppenspiel I.
Utilizzò tecniche indeterministiche in Per Orchestra (1962) e aleatorie in Black and White (1964). Secondo Donatoni, l'opera non era più un prodotto assoluto e definitivo, ma luogo e mezzo di espressioni umoristiche, drammatiche, ironiche, aggressive; elaborò anche l'idea di "un abbandono al materiale", poi attuato in composizioni come Quartetto IV (Zrcadlo) attraverso le tecniche aleatorie.
Si spinse poi oltre e applicò metodi di scrittura e riscrittura automatica di altre opere in Souvenir e Etwas Ruhiger (1967), in cui riscrisse e trasformò frammenti di Stockhausen e Schönberg.
Solo nella seconda metà degli anni '70 Franco Donatoni recuperò un rapporto positivo con l'atto del comporre e scrisse nuove numerose opere accolte con grande apprezzamento a livello internazionale.
Iniziò infatti a contaminare le sperimentazioni degli anni precedenti con forme e principi della tradizione: questo nuovo periodo diede luce a opere come Ash (1976), Toy e Spiri (1977).
Nel decennio successivo si rivolse alla musica vocale, evitata in precedenza per più di un ventennio; tra le opere vocali si ricordano L'Ultima Sera e Abyss (1980 e 1983).
In due occasioni Donatoni si dedicò anche all'opera lirica: con Atem (1984, opera rimasta senza successo, come riconobbe lo stesso compositore) e poi con Alfred, Alfred (1995, protagonista Donatoni in scena che interpreta sé stesso) che ebbe fortuna opposta.
Dal giugno all'ottobre 1992 Milano Musica realizzò un'importante rassegna in omaggio a Donatoni: nel corso di otto concerti furono eseguite alcune fra le sue composizioni più significative e, in prima assoluta, Feria ll per organo e parte della sua trascrizione per orchestra dell'Arte della Fuga di Bach (grande lavoro che tuttavia non riuscì a terminare a causa della malattia e, poi, della morte).
Tra le opere composte negli anni '90 è necessario menzionare Sweet Basil (1993) per trombone e Big Band, commissionata dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese; Portal (1995) per clarinetto basso, clarinetto in sib, clarinetto piccolo e orchestra su commissione di Radio France; In Cauda II (1996), su commissione della Süddeutscher Rundfunk Stuttgart e In Cauda III (1996).
Nel 1996 Donatoni completò anche il ciclo delle Françoise Variationen per pianoforte, iniziato nel 1983.
Nel 1999 sono stati eseguiti Fire (In Cauda IV) e, su commissione del Festival di Salisburgo, Poll per 13 esecutori.
Molto intensa e di grande rilievo fu anche la sua presenza sulle cattedre delle maggiori istituzioni didattiche e accademie di perfezionamento, attività iniziata nel 1953.
Docente di composizione presso i Conservatori di Bologna, Torino e Milano, Donatoni tenne il corso di perfezionamento in composizione presso l'Accademia Chigiana di Siena dal 1970 e, negli anni compresi tra il 1971 e il 1985, fu docente presso il corso DAMS della Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna. In Italia, Donatoni insegnò anche alla Scuola Civica di Milano, all'Accademia "Perosi" di Biella, alla "Forlanini" di Brescia e all'Accademia Musicale Pesarese.
Nel 1972 venne invitato dal Deutscher Akademischer Austauschdienst a risiedere a Berlino per un anno; nel 1979 fu invitato a tenere un seminario sulle proprie opere dall'Università di California a Berkeley.
Donatoni tenne, inoltre, numerosi seminari in vari Paesi europei ed extra-europei come Svizzera, Francia, Spagna, Olanda e Israele.
Franco Donatoni fu attivo anche come scrittore. Nella sua opera d'esordio, "Questo" (1970) applicò alla scrittura gli stessi procedimenti compostivi che in quegli anni utilizzava per la composizione musicale.
In "Antecedente X - Sulle difficoltà del comporre" (1980) indagò sulle origini dell'attività compositiva (gli "antecedenti"); ne "Il sigaro di Armando" (1982) raccolse alcuni suoi scritti su argomenti musicali mentre con "In-oltre" raccolse le presentazioni scritte per le prime esecuzioni dei suoi brani (1988).
Tra i numerosi riconoscimenti che Donatoni ricevette si ricordano particolarmente il premio SIMC-Società Internazionale per la Musica Contemporanea (per la composizione Puppenspiel nel 1961), il Premio Marzotto (1966, per il brano Puppenspiel II), il Koussevitzky Award (1968, per Orts), il premio Janni Psacaropulo della critica musicale torinese (1979, per Spiri).
Inoltre, nel 1985 Donatoni fu nominato "Commandeur dans L'Ordre des Arts et des Lettres" dal Ministro della Cultura francese.
creato: | lunedì 22 giugno 2009 |
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modificato: | giovedì 5 novembre 2009 |