Aaron Copland
(New York, 14 novembre 1900 – New York, 2 dicembre 1990)
Aaron Copland è stato un compositore statunitense, autore di concerti, musica da film e balletti, nonché acclamato pianista e critico, scrittore e spesso anche direttore delle sue opere.
È attualmente considerato il decano dei compositori americani, creatore di uno stile proprio e singolare, debitore sia alla musica classica che alla contemporanea e al jazz, e fortemente influenzato dallo stile popolare e folk tipicamente americano.
L'uso aperto ed esteso dell'armonia, così come l'orchestrazione percussiva, l'adozione di poliritmie e sovrapposizioni metriche (in parte anticipati da Charles Ives) lo caratterizzano.
Ultimo di cinque fratelli, Copland nacque da una famiglia di origine ebrea, che modificò il proprio nome da Kopland in Copland prima di emigrare dalla Scozia negli Stati Uniti.
La madre di Aaron suonava il pianoforte e arrangiava musica per i figli; tra loro, il più grande Ralph (forse il più talentuoso dei cinque) studiò violino, mentre la sorella Laurine, pianista, fu la prima insegnante e sostenitrice di Aaron nella sua carriera musicale.
I primi contatti di Aaron con la musica furono dunque all'interno della famiglia e nell'ambito delle celebrazioni del culto ebraico.
A 15 anni, dopo avere sentito il concerto del pianista-compositore Ignacy Paderewski, Copland decise di diventare un compositore.
Dopo avere cominciato un corso per corrispondenza, iniziò a prendere seriamente lezioni di armonia, teoria e composizione con Rubin Goldmark.
Dopo il diploma (terminato con la composizione di una Sonata per pianoforte in tre movimenti di stile romantico), Copland continuò a studiare e a espandere le proprie conoscenze musicali: fu allievo quindi di Victor Wittgenstein e iniziò a suonare in qualche orchestra da ballo.
In quel periodo, affascinato dalla rivoluzione russa e dalla promessa di liberazione per le classi disagiate, Copland si creò numerose amicizie nell'ambiente socialista e comunista.
Dal 1917 al 1921 scrisse alcuni brevi pezzi per pianoforte e alcune songs.
Amando la musica europea contemporanea, decise poi di trasferirsi a Parigi per continuare gli studi.
Prese lezioni da Paul Vidal alla Fontainebleau School of Music, ma trovandolo troppo simile a Goldmark, divenne poi allievo di Nadia Boulanger. Dopo i dubbi iniziali, la Boulanger riconobbe tutto il suo talento.
A Parigi Aaron Copland respirò la fertile atmosfera culturale dei primi anni '20, che vedeva la presenza di alcuni scrittori americani espatriati (come Ernest Hemingway ed Ezra Pound), artisti come Picasso, Chagall e Modigliani, e intellettuali come Proust e Sartre.
I viaggi che Copland compì in Italia, Austria e Germania completarono poi la sua formazione.
Carico di queste esperienze, Copland tornò negli Stati Uniti ottimista ed entusiasta.
Tra il 1925 e il 1950 Aaron Copland pose le basi per la propria carriera di compositore, superando gli anni della seconda guerra mondiale grazie a piccole commissioni, all'insegnamento e ad alcuni aiuti finanziari provenuti da importanti sostenitori.
Le sue composizioni degli anni '20 mostrano un atteggiamento modernista e avanguardista, tendente a distaccare il pubblico in una visione prettamente intellettuale dell'arte.
In quegli anni Copland fondò anche il Young Composer's Group, su modello del francese gruppo dei Sei.
Con Roger Session fondò poi la Copland-Sessions Concert, che in seguito si trasformò nell'American Festival of Contemporary Music, al quale si dedicò lungo tutto l'arco della sua vita.
Influenzato dalle idee di Alfred Stieglitz, per il quale l'arte doveva esprimere l'idea della democrazia americana, Copland si unì con alcuni compositori nella cosiddetta Commando Unit, per sostenere reciprocamente la propria attività compositiva e concertistica.
Lo stile compositivo del Copland di quegli anni era duro e aspro, come quello di Dance Symphony (1925) o Piano Variations (1930) in cui lo strumento è usato in modo percussivo e con moduli compositivi che ricordano Bartók e Stravinskij.
Alcuni problemi riscontrati con le due opere Symphonic Ode (1929) e Short Symphony (1933), portarono Copland a riconsiderare i suoi obiettivi compositivi: dopo il 1936 il suo stile si fece quindi più semplice e di immediata presa sul pubblico, con l'utilizzo di elementi tipici del folklore americano e del jazz, in linea con l'idea tedesca della Gebrauchsmusik (una musica che possa servire sia a scopi artistici che utilitaristici).
Questa nuova modalità espressiva testimoniò il nascente desiderio di comunicare alla "fascia media" del pubblico americano, come appare anche in Fanfare for the Common Man (1942) e Lincoln Portrait per narratore e orchestra.
Da queste opere traspare anche il sentimento patriottico di Copland, che si farà più evidente nel dopoguerra.
Copland iniziò in questo periodo a comporre anche musica per bambini: The Young Pioneers per pianoforte e l'opera The Second Hurricane ne sono un esempio.
Tra il '44 e il '46 scrisse la sua Terza Sinfonia, che oggi può essere ritenuta la più famosa sinfonia americana del '900. Gli anni '40 furono del resto quelli che regalarono al compositore i maggiori successi.
Copland non si limitò a comporre musica per concerti, ma sperimentò varie forme e situazioni produttive.
Scrisse, infatti, per il cinema e per la radio; ne sono esempio Music for Radio (1937) e le colonne sonore di Of Mice and Men e Our Town, le prime scritte per Hollywood.
Colmando un vuoto per i coreografi americani, che avevano bisogno di musiche appositamente composte per costruire un proprio repertorio, Copland iniziò a comporre anche musica per balletto. Cominciò nel 1934 con i quattro balletti di Hear Ye! Hear Ye! (di cui il secondo, Billy the Kid, di grande successo), per arrivare a lavorare con Martha Graham per Appalachian Spring (1944) e con Neumeier per Hamlet: Connotations (1976).
Oggi si può affermare che la musica per balletto di Copland lo confermò come autentico compositore di musica americana, così come fu per i balletti di Stravinskij rispetto alla musica russa.
Grande fu la sua influenza sull'amico e protetto Leonard Bernstein, così come su un'intera generazione di musicisti statunitensi; a sua volta Bernstein fu ritenuto il migliore interprete delle opere di Copland.
Molto importante fu la dedizione di quest'ultimo all'insegnamento, attività che svolse presso le maggiori scuole di musica degli Stati Uniti (come l'università di Harvard e il Berkshire Music Center) ed europee. Ebbe tra i suoi allievi musicisti del calibro di Paul Bowles, Jerome Moross, Elmer Bernstein.
Numerosi i premi che furono assegnati a Copland nel corso della sua carriera: i più significativi dei quali furono The Medal of Freedom (1964), il Kennedy Center Honors (1979) e la National Medal of Arts (1986).
Dagli anni '60 l'attività compositiva di Copland si ridusse notevolmente, anche se continuò a dirigere e registrare le sue opere.
Dopo il 1980 la situazione si deteriorò progressivamente a causa della malattia, che lo accompagnò fino alla fine.
creato: | martedì 3 febbraio 2009 |
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modificato: | martedì 3 febbraio 2009 |