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Uldino! Uldin! (Attila)

 

Uldino! Uldin! (aria di Attila)

Uldino! Uldin!
...
Non hai veduto?
...
Tu non udisti?
...
Eppur feroce
Qui s'aggirava. Ei mi parlò... sua voce
Parea vento in caverna!
...
Mio fido, ascolta!
Mentre gonfiarsi l'anima
Parea dinanzi a Roma,
Imman m'apparve un veglio
Che m'afferrò la chioma...
Il senso ebb'io travolto,
La man gelò sul brando;
Ei mi sorrise in volto,
E tal mi fe' comando:
"Di flagellar l'incarco
Contro i mortali hai sol.
T'arretra! Or chiuso è il varco;
Questo de' numi è il suol!"
In me tai detti suonano
Cupi, fatali ancor,
E l'alma in petto ad Attila
S'agghiaccia pel terror.
...
Or son liberi i miei sensi!
Ho rossor del mio spavento.
Chiama i druidi, i duci, i re.
Già più rapido del vento,
Roma iniqua, volo a te.
...
Oltre a quel limite
T'attendo, o spettro!
Vietarlo ad Attila
Chi mai potrà?
Vedrai se pavido
Io là m'arretro,
Se alfin me vindice
Il mondo avrà.

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
CompositoreGiuseppe Verdi
Autore testiTemistocle Solera - libretto
EsecutoreCesare Lana - basso / Vito Lombardi - pianoforte
GenereMelodramma / Opera lirica
ApprofondimentiAttila
ProvenienzaGiuseppeverdi.it
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Proprietà dell'articolo
creato:giovedì 22 novembre 2007
modificato:venerdì 10 giugno 2011