Cerca nel sito

Esplora>Esecutori

Altri brani di questo genere

    • VAX
    • Angelo Michele Besseghi
    • Angelo Michele Besseghi / Angelo Michele Besseghi
    • Angelo Michele Besseghi
    • nicola bagnoli
    • nicola bagnoli
    • nicola bagnoli
    • Gentilini Cristian
    • Gentilini Cristian
    • Gentilini Cristian

Visualizza altro

Riccardo Muti

(Napoli, 28 luglio 1941)

Direttore d'orchestra italiano, Riccardo Muti è nato a Napoli, e in questa città ha iniziato a studiare pianoforte con Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode presso il Conservatorio di San Pietro a Majella.
Al "Giuseppe Verdi" di Milano, in seguito, consegue il diploma in Composizione e Direzione d'orchestra sotto la guida di Bruno Bettinelli e Antonino Votto.
Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso "Cantelli" di Milano gli assegna all'unanimità il primo posto, portandolo all'attenzione di critica e pubblico.
L'anno seguente viene nominato Direttore Principale del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino al 1980. Durante il periodo fiorentino di notevole interesse sono state le rappresentazioni del Nabucco di Verdi con la regia di Luca Ronconi e di Otello (con l'inedito finale del terzo atto), e il Guglielmo Tell di Rossini nella versione integrale.

Già nel 1971, però, Muti viene invitato da Herbert von Karajan sul podio del Festival di Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine che lo porterà, nel 2001, a festeggiare i trent'anni di sodalizio con la manifestazione austriaca.
Gli anni Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; con questa orchestra realizza diverse registrazioni sia di opere italiane (tra cui l'Aida con la Caballè e Domingo, che ad oggi è ancora uno dei dischi d'opera più venduti al mondo, e il Macbeth nel quale riscopre tutti i tagli effettuati nel corso degli anni da vari direttori) sia di lavori sinfonici (tra i quali l'integrale delle sinfonie di Schumann e Čajkovskij).
Tra il 1980 e il 1992 eredita da Eugène Ormandy l'incarico di Direttore Musicale della Philadelphia Orchestra.

Dal 1986 al 2005 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana, e il recupero di opere da anni non eseguite alla Scala (come La Forza del Destino, Manon Lescaut, Fidelio).
Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck (Alceste, Orfeo ed Euridice, Armide), Cherubini (Lodoiska), Spontini (La Vestale), fino a Poulenc, con quella Dialogues des Carmélites che gli è valsa il Premio "Abbiati" della critica.
Il lungo periodo trascorso come direttore musicale della Scala culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l'Europa riconosciuta di Antonio Salieri.

Nel corso della sua carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischen Rundfunk, dalla New York Philharmonic all'Orchestre National de France alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e particolarmente significativo, e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971.
Al Festival di Salisburgo è particolarmente apprezzato per l'allestimento di opere mozartiane. In particolare l'allestimento di Così fan Tutte è stato talmente acclamato che è stato ripreso ininterrottamente dal 1982 fino al 1988. Muti, inoltre, è stato il direttore a cui il festival ha affidato la nuova produzione di Don Giovanni nel 1990, dopo la morte di Karajan. Dal 2001 al 2005, a causa dei dissapori con il direttore artistico di Salisburgo Gerard Mortier, Muti non dirigerà più opere ma solo concerti con i Wiener Philharmoniker. Nel 2005 tornerà sul podio per Il Flauto Magico.

Invitato sul podio in occasione del concerto celebrativo dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti ha ricevuto l'Anello d'Oro, onorificenza concessa dai Wiener in segno di speciale ammirazione e affetto.
Nell'aprile del 2003 viene eccezionalmente promossa in Francia una "Journée Riccardo Muti", attraverso l'emittente nazionale France Musique che per 14 ore ininterrotte trasmette musiche da lui dirette con tutte le orchestre che lo hanno avuto e lo hanno sul podio, mentre il 14 dicembre dello stesso anno dirige l'atteso concerto di riapertura del Teatro La Fenice di Venezia.
Nel 2004 fonda l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini formata da giovani musicisti selezionati da una commissione internazionale fra oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.

La vasta produzione discografica, già rilevante negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento.
Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti nell'ambito del progetto "Le vie dell'Amicizia" di Ravenna Festival in alcuni luoghi "simbolo" della storia, sia antica che contemporanea: Sarajevo (1997), Beirut (1998), Gerusalemme (1999), Mosca (2000), Erevan e Istanbul (2001), New York (2002), Il Cairo (2003), Damasco (2004), El Djem (2005), Meknès (2006) con il Coro e l'Orchestra Filarmonica della Scala, l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino e i "Musicians of Europe United", formazione costituita dalle prime parti delle più importanti orchestre europee.

Tra gli innumerevoli riconoscimenti conseguiti da Riccardo Muti nel corso della sua carriera si segnalano: il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e la Grande Medaglia d'oro della Città di Milano; la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca; la Legion d'Onore in Francia e il titolo di Cavaliere dell'Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Il Mozarteum di Salisburgo gli ha assegnato la Medaglia d'argento per l'impegno sul versante mozartiano; la Wiener Hofmusikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno eletto Membro Onorario; il presidente russo Vladimir Putin gli ha attribuito l'Ordine dell'Amicizia, mentre lo stato d'Israele lo ha onorato con il premio "Wolf" per le arti. Moltissime università italiane e straniere gli hanno conferito la "Laurea Honoris Causa".

Chiamato a dirigere il concerto che ha inaugurato le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Mozart al Grosses Festspielhaus di Salisburgo, Riccardo Muti ha rinsaldato i legami e le affinità ideali con i complessi dei Wiener Philharmoniker.
Nel 2007 al Festival di Pentecoste di Salisburgo ha inaugurato il progetto quinquennale mirato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano presentando Il Ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, cui ha fatto seguito, nel 2008, Il matrimonio inaspettato di Giovanni Paisiello.
 
Recentissima è la nomina a Direttore Musicale della Chicago Symphony Orchestra a partire dalla stagione 2010-2011.
 

Sempre nel 2010 è stato nominato in America “Musician of the Year” dalla importante rivista “Musical America”. Nel febbraio 2011 il Maestro Riccardo Muti in seguito all’esecuzione e registrazione live della Messa da Requiem di Verdi con la C.S.O. ha vinto la 53° edizione dei Grammys Awards con due premi: (1) Best Classical Album e (2) Best Choral Album. In marzo 2011, è stato proclamato vincitore del prestigioso premio Birgit Nilsson. A New York in aprile 2011 ha ricevuto l’Opera News Awards. In maggio 2011 è stato assegnato a Riccardo Muti il Premio “Principe Asturia per le Arti 2011”, massimo riconoscimento artistico spagnolo. Nel luglio 2011 è stato nominato membro onorario dei Wiener Philharmoniker e in agosto 2011 Direttore Onorario a vita del Teatro dell’Opera di Roma. Nel maggio 2012 è stato insignito della Gran Croce di San Gregorio Magno da Sua Santità Benedetto XVI. Nel 2016 ha ricevuto dal governo giapponese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante.

Dal 2015 si dedica ancora con più slancio alla formazione, realizando la Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti. La prima edizione si è svolta al Teatro Alighieri di Ravenna e ha visto la partecipazione di giovani talenti musicali e di un pubblico di appassionati provenienti da tutto il mondo. Obiettivo della Riccardo Muti Italian Opera Academy è quello di trasmettere l’esperienza e gli insegnamenti di Riccardo Muti ai giovani musicisti e far comprendere in tutta la sua complessità il cammino che porta alla realizzazione di un’opera. (info: www.riccardomutioperacademy.com).

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
Proprietà dell'articolo
creato:lunedì 7 luglio 2008
modificato:lunedì 2 luglio 2018