Prodaná Nevesta (La Sposa Venduta)
Opera comica in tre atti di Bedřich Smetana, su libretto di K. Sabina.
Prima rappresentazione: 30 maggio 1866, Teatro Provvisorio di Praga.
La Sposa Venduta è considerato il capolavoro dell'opera nazionale boema: in essa Smetana seppe fondere con spontaneità gli elementi eclettici derivati dall'opera tedesca, con i canti e i ritmi popolari della sua terra.
Trama: L'azione ha luogo in un villaggio della Boemia.
Atto I. Si festeggia il santo patrono, ma Mařenka, figlia del fattore Krušina, è triste: ama da tempo il giovane Jeník e ne è riamata, ma i suoi l'hanno promessa a Vašek (figlio di secondo letto di Tobia Mika, facoltoso possidente). Il sensale Kezal teme che l'opposizione della ragazza mandi a monte l'affare e si propone di indurre Jeník a ritirarsi.
Atto II. Vašek ha saputo che i suoi vogliono dargli una moglie ed è preoccupato dalla balbuzie che lo affligge. Sopraggiunge Mařenka: Vašek non la riconosce e lei ne approfitta per suggerirgli di rifiutare la ragazza che gli è stata destinata e per promettergli di presentarlo a una immaginaria fanciulla bella e ricca che, gli assicura, è innamorata di lui. Vašek è entusiasta dell'idea. Intanto Jeník sembra convinto da Kezal a rinunciare a Mařenka dietro compenso di trecento monete d'oro, a favore del "figlio di Tobia Mika". I contadini sono indignati di tanta venalità.
Atto III. Al villaggio arriva una troupe di saltimbanchi. Vašek si innamora della ballerina Esmeralda e non vuol più saperne di Mařenka. La ragazza, dal canto suo, è profondamente turbata dal comportamento di Jeník . Ma questi non sembra affatto disposto a cambiare idea; insiste, anzi, perchè anche lei firmi il contratto della cessione. Finalmente tutto si chiarisce: Jeník si fa riconoscere come figlio primogenito di Mika. È dunque a se stesso che ha "venduto" la sposa.
creato: | venerdì 18 aprile 2008 |
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modificato: | venerdì 18 aprile 2008 |