Canzone da 3 euro. Un inizio alla Muse può (specie se stai ascoltando in assoluto il loro primo brano e vuoi farti un’idea sperando di essere rapito da subito dal diavolo della musica) essere positivo o assolutamente controproducente. Ma la voce e il testo mettono subito in chiaro che il gioco ha la G di punto-G. Spara Salta Uccidi. E vengono fuori insieme le paranoie vocali dei miei antichi Ritmo Tribale, i cori dei Queen e certo progressive anni 70 che però nei nostri si limita nella struttura del riff senza andarsi a compiacere in giri progressivamente fini a se stessi (come stroncare un genere in una riga). La chitarra e il basso sono notevoli e le tastiere riportano a certe sonorità anni 70-80 impreziosite da un piano (o almeno dal suono di) che chiude i giochi mentre la chitarra soffre in distanza. Pezzo da 10 e l’ode, con l’apostrofo, confezionato con acciaio, legno e cuoio. Un gioiello
di Roberto Miano