POETA
Luca Laurini
Comincia con un paio di domande, nessuno gli risponde
si gira su se stesso e si confonde
Domani poi sarà la stessa vita, sebbene un po' più inquieta
e con la diffidenza di un poeta
Dimentica le frasi conosciute, ma prende carta e penna
poi giù nel vuoto col paracadute
"Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena
che dondola lentamente l'altalena
Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena
che alle volte non c'è più"
Solamente, solamente, che alle volte non c'è più
Appoggia la conchiglia sull'orecchio, aspetta arrivi il mare
ma poi si sente solo un po' più vecchio
un piede dopo l'altro lungo il viale, poi cade in un canale
Venezia non gli fa per niente male
Si appoggia con le mani alla finestra, si sogna sulla giostra
poi canta come fosse con l'orchestra
E canta di paesi più lontani, storie di fricchettoni
di quando lui studiava alla Bocconi
E canta di paesi più lontani, telefoni a gettoni
che in tasca non ha più
Solamente, solamente, che tasche non ha più
Finisce con un paio di domande, nessuno gli risponde
si gira su se stesso e si diffonde
la musica che aveva tanto amato, con cui aveva ballato
e che stupidamente non aveva mai cantato
a lei che aveva amato, a lei che poi l'aveva follemente abbandonato
"Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena
che dondola lentamente l'altalena"
Amore mio non devi stare in pena, il sentimento a malapena c’è
e alle volte non c'è più
Solamente, solamente, che alle volte non c'è più