Cerca nel sito

FreeZone>ILCIRO

Altri brani di questo genere

    • Giannantonio Mutto - arrangiamenti / Giannantonio Mutto - arrangiamenti / Giannantonio Mutto - arrangiamenti
    • Giannantonio Mutto - arrangiamenti / Giannantonio Mutto - arrangiamenti
    • Giannantonio Mutto - arrangiamenti

Visualizza altro

Elvira

Magazzini Sonori
Proprietà dell'oggetto
CompositoreFrancesco Cirillo
Autore testiFrancesco Cirillo
EsecutoreFrancesco Cirillo
GenerePop / Musica Leggera
ProvenienzaILCIRO
LicenzaTutti i diritti riservati
Aggiungi al MagPlayer

Luna coperta nella campagna fredda e buia,

il nostro incontro un rischio che rasenta la follia.

Stringevo in tasca un pensiero colorato,

lo stesso colore che la guerra ci ha rubato.

Purtroppo questa storia è scritta in brutta calligrafia.

Né vinti nè vincitori e nel dubbio è patta, piatta nostalgia

E se morir  per una guerra in cui non credo fa paura, morir nel dubbio dell’amore ancor di più.

Proprio quando pensi di aver raggiunto un equilibrio dentro e attorno a te

e credi di sapere già come sarà la tua giornata adesso e hai messo i ricordi in un cassetto

e dici, "Non lo apro, adesso no, oh no, no! Lasciamo che il contenuto entri anima e corpo nelle storie che si raccontano” anima e corpo nelle storie che non so.

Ma chi l’ha detto che  la fortuna proprio adesso

non debba andare avanti un altro po’?

brrrrrrr che freddo che fa fa fa fa fa a quest’ora!

Vorrei un giorno poterlo raccontare

e perché no?! anche a te, Elvira

Che paura, non potevo immaginarlo.

Elvira, che paura!

Ma sì che t’amo da morire è da morire è sì che t’amo  ma…

Ora che solo un tiro di schioppo mi separa da te,

non voglia la sventura, no! giammai non voglia!

Che questo colpo esploda nel mio cuore che

sta bruciando per te Elvira

Che paura, non potevo immaginarlo.

Elvira, che paura!

Ma sì che t’amo da morire è  da morire è sì che t’amo ma…

Un giorno ti porterò questo bel fiore, Sì l’ho rubato e non mi pento, sai perché?

Penso che il mondo mi debba un po’di cose. Tempo, danaro, sorrisi, coraggio e adesso te!

Certo non potevo… non potevo certo immaginare che quell’ombra all’orizzonte fossi tu,

ho girato i tacchi e soddisfatto il preconcetto ma brucia il petto perché ometto ciò che ho detto in libertà : “Qualsiasi cosa per te, Elvira”

 

Che paura, non potevo immaginarlo.

Elvira, che paura!

Ma sì che t’amo da morire è  da morire è sì che t’amo  ma…

…Preferisco vivere!

 

Commenti

Questo brano ha

Proprietà dell'articolo
creato:sabato 23 novembre 2013
modificato:sabato 23 novembre 2013