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Astor Piazzolla

(Mar Del Plata, 11 marzo 1921 - Buenos Aires, 4 luglio 1992)

Nato in Argentina, Astor Piazzolla visse a New York con i suoi genitori dal 1924 al 1937.
Nel 1930 iniziò a studiare il bandoneòn e si perfezionò in seguito sotto la guida del Maestro Bela Wilda (allievo di Sergej Rachmaninov), adattando composizioni per pianoforte al bandoneòn.
Carlos Gardel (il più famoso interprete di tango nella storia) incontrò Astor Piazzolla a New York e lo invitò, appena quattordicenne, a incidere vari temi per il suo film "El dia que me quieras".
Nel 1937 ritornò in Argentina, a Buenos Aires, e iniziò a lavorare come bandoneonista e arrangiatore nell’Orchestra di Anibal Troilo.
Nel 1940 cominciò a studiare con Alberto Ginastera e nel 1946 formò la sua prima orchestra; nello stesso periodo si dedicò alla musica da concerto e compose opere da camera e da grande orchestra.
 
Nel 1950 lasciò l’orchestra per dedicarsi completamente alla composizione.
Due anni più tardi ricevette il premio Empire Tractor co. USA per Rapsodia Porteña; nel 1953 vinse il premio Fabien Sevitzky con la sinfonia Buenos Aires e, l'anno successivo, ottenne la Menzione dei critici musicali di Buenos Aires per la Sinfonietta.
In questo periodo studiò direzione orchestrale con Herman Sherchen e il Governo Francese, l’anno successivo, gli offrì una borsa di studio.
A Parigi studiò da Nadia Boulanger, la quale gli consigliò di continuare con la musica popolare affermando: "Qui c'è Piazzolla, non lasciarlo mai!".
Al ritorno dalla Francia, formò così due complessi: El octeto del Buenos Aires e La orquesta de cuerdas, che rivoluzionarono tutta la musica di Buenos Aires attirandosi le più severe critiche.
Boicottato dalle case discografiche, dalla radio e dalla televisione si trasferì a New York nel 1958, lavorando come arrangiatore per due anni.
Ritornò quindi a Buenos Aires e formò un quintetto, sempre più convinto che il tango sia una musica da ascoltare e non da ballare. Tenne concerti, incise dischi e realizzò numerose tournèes in Argentina, Brasile, Cile, Uruguav, Stati Uniti ecc.. Nel 1963 ricevette il premio Hirsh e compose Tres Movimientos Sinfonicos, che Paul Klecki diresse quello stesso anno.
Nel 1967 Piazzolla scrisse la piccola opera Maria de Buenos Aires con il poeta Horacio Ferrer. Più avanti compose Tangazo su richiesta del Maestro Pedro Ignacio Caldenòn, direttore dell’Ensemble Musical de Buenos Aires, Tango Seis per i Melos Ensemble e Milonga en Re per il violinista Salvatore Accardo.
 
Continuando a lavorare con Ferrer, per Piazzolla iniziò una nuova esperienza: il tango-canzone.
Nel 1969 il tema Balada para un Loco divenne il maggior successo dell’anno in diversi paesi sudamericani, battendo tutti i record di vendita in Argentina. Questo genere, apparentemente più commerciale, dava ad Astor Piazzolla la possibilità di avvicinarsi al grosso pubblico. Ai suoi concerti, prima riservati ad un ristretto numero di interlocutori, affluisce ora un pubblico sempre più numeroso che finalmente riconosce in lui la più autentica espressione della musica di Buenos Aires.
Nel 1970 tornò a Parigi e dimorò nella Citè des Arts (Mozarteum) per cinque mesi, durante i quali compose (sempre con Ferrer) un oratorio: El Pueblo Joven.
L'anno successivo formò il suo Conjunto Nueve, ed è ora la Municipalidad de la ciudad de Buenos Aires che lo scrittura per due anni per dare concerti in tutta l’Argentina e all’estero, con grande successo.
Nell’aprile del 1972, dopo averlo avuto ospite al Festival Internazionale Onda Nueva di Caracas, il Maestro Aldo Pagani (che successivamente diventerà suo editore e produttore) trovò l’occasione di presentare Piazzolla e il suo Noneto al pubblico italiano, organizzando due concerti presso l’Istituto Italo-Latino-Americano in Roma e facendogli registrare per la RAI la trasmissione Teatro 10 presentata da Alberto Lupo. Ospite fissa di questa trasmissione era la cantante Mina che, estasiata dalla musica di Piazzolla, volle assolutamente registrare con lui il brano Balada para mi Muerte.
Per la prima volta il 17 Agosto 1972 Piazzolla tenne un concerto nel famoso Teatro Colon di Buenos Aires, e i preparativi dello stesso lo costrinsero a rifiutare l’offerta del regista Bertolucci di scrivere le musiche del suo film "Ultimo tango a Parigi".
 
Negli ultimi anni preferì esibirsi in concerti come solista accompagnato da orchestre sinfoniche, eseguendo composizioni sue e talvolta accompagnato dal suo quintetto (la formazione più amata).
 
Ha registrato con Lalo Schifrin e con la St. Luke Orchestra Aconcagua (Concerto para bandoneòn y Orquesta) e Tres Tangos; con l'Orchestra Filarmonica di Caracas ha registrato la Suite Punta del Este; con i Kronos Quartet ha inciso la suite intitolata Five Tango Sensations (rimasta nella Top classica album per più di un anno negli USA).
Astor Piazzolla è uno dei pochi compositori che ha registrato tutte le sue opere (oltre 600).
Anche il cinema non è rimasto immune al fascino della sua musica e ne sono esempi le colonne sonore dei films "Enrico IV" di Marco Bellocchio, "Cadaveri Eccellenti" di F. Rosi, "El exilio de Gardel" e "Sur" di Fernando Solanas, "Twelve Monkeys" di Terry Gillian; Piazzolla ha inoltre collaborato a film di Jean Moreau, Alain Delon, Trintignan ecc. e ha composto musiche per teatro e balletti.
 
Nel 1974 la giuria del Premio Critica discografica italiana ha assegnato all’unanimità ad Astor Piazzolla il Primo Premio Assoluto per il miglior disco di musica strumentale, con la seguente motivazione: "Per la validità delle composizioni e per la sorprendente inventiva degli arrangiamenti che conferiscono al tango una dimensione del tutto nuova".
Nel 1993 a Los Angeles il brano Oblivion ottiene la nomination al Grammy Awards nella categoria "Best Instrumental Composition".
Nel 1998, ad Hollywood il brano Libertango ha, invece, vinto il Grammy Awards sempre come miglior composizione strumentale dell’anno.
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creato:martedì 15 luglio 2008
modificato:mercoledì 14 gennaio 2009