György Ligeti
(Târnaveni, 28 maggio 1923 – Vienna, 12 giugno 2006)
Compositore ungherese naturalizzato austriaco, György Sándor Ligeti è visto spesso come uno fra i più grandi compositori di musica strumentale del XX secolo.
La sua educazione fu interrotta nel 1943, quando, essendo ebreo, fu costretto ai lavori forzati dal regime nazista.
Nello stesso periodo i suoi genitori, suo fratello e altri parenti furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz; sua madre fu l'unica a sopravvivere.
Dopo la guerra, Ligeti riprese i suoi studi a Budapest, laureandosi nel 1949.
Fu allievo di F. Farkas e S. Veress all’Accademia di Budapest dove vi insegnò fino al 1956. Stabilitosi a Vienna nel 1956 poté conoscere le ricerche della neoavanguardia ed ottenere anche la cittadinanza austriaca.
Fu un periodo aureo per Ligeti, ebbe infatti l’opportunità di conoscere importanti personalità di spicco del panorama musicale di quei tempi: tra questi, i compositori Karlheinz Stockhausen e Gottfried Michael König, entrambi innovatori di allora dediti alla musica elettronica.
Ligeti lavorò nel loro stesso studio, a Köln, e fu ispirato dai suoni che poteva creare lì. A ogni modo, produsse poca musica elettronica da sé, e non si concentrò su lavori strumentali che contenessero strutture elettroniche.
Da questo momento, l'opera di Ligeti divenne maggiormente conosciuta e rispettata. In anni più recenti, i suoi tre libri per pianoforte Études sono diventati abbastanza noti grazie alle registrazioni di Pierre-Laurent Aimard, Fredrik Ullén e altri. Apparitions (1958-59) fu il primo componimento che lo portò all'attenzione della critica, ma è la sua opera seguente, Atmosphères, che oggi risulta essere più nota.
Venne impiegata, insieme ad alcuni estratti da Lux Aeterna e Requiem nella colonna sonora di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick; in effetti, la musica fu adattata senza il permesso di Ligeti, il quale intentò (e vinse) una causa contro il regista americano.
Ligeti coniò il termine "micropolifonia" per la tecnica di composizione usata in Atmosphères, Apparitions e in altri suoi lavori del periodo. Spiegò così la micropolifonia "…una combinazione distinguibile di intervalli sfuma gradualmente, e da questa nebulosità si scopre che una nuova combinazione di intervalli prende forma".
Nel 1973 György Ligeti ottenne una cattedra ad Amburgo, lasciata nel 1989. Dagli anni ‘80 ha dovuto sopportare i problemi di una cattiva salute, che ha rallentato la sua produzione, per quanto abbia continuato a scrivere.
Ligeti ha anche espresso una passione per la geometria frattale di Benoît Mandelbrot, e gli scritti di Lewis Carroll e Douglas R. Hofstadter.
Particolarmente significativi sono gli Études pour piano (libro I, 1985; libro II, 1988-94; libro III, 1995-2001) che nascono da fonti diverse come il gamelan, i poliritmi africani, Bartók, Conlon Nancarrow e Bill Evans.
Altri lavori degni di nota in questa vena sono il Trio di corni (1982), il Concerto per pianoforte (1985-88), il Concerto per violino (1992) e Madrigali Nonsenso a cappella (1993). La più recente composizione di Ligeti è il Concerto di Amburgo per corno e orchestra da camera (1998-99, rivisto nel 2003).
György Ligeti è morto a Vienna il 12 giugno 2006 all'età di 83 anni.
creato: | mercoledì 17 settembre 2008 |
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modificato: | mercoledì 14 gennaio 2009 |