>.
Narra la vicenda di vite dirimpettaie che vivono nell'immaginario viale di un quartiere creato dalla fantasia di un cantautore, osservate dagli occhi di un bambino e il suo giocattolo, di un vetro e del curioso dietro che lo abita, dei pettegoli, delle urla, delle ombre, dei dispetti e di tutto cio che può succedere agli altri nella casa dell'indifferente purchè non succeda mai nella propria.
In fondo al viale troviamo la settima, la più bella di tutte, quella che all'apparenza non ha nulla di negativo rispetto alle altre, la casa del sorriso della fortuna e della bellezza, che non può esistere, se non nell'immaginario di una canzone che vuole sottolineare a grandi linee che chi troppo vuole nulla stringe e che la propria casa alla fine della giostra non ha nulla da invidiare alle altre, basta solamente accettare la propria condizione.