Renato Capecchi

(Il Cairo, 6 novembre 1923 - Milano, 30 giugno 1998)

Fratello minore dell'attore e doppiatore Giorgio, studia violino e, dopo la guerra, canto a Milano con Ubaldo Carozzi, debuttando nel 1949 in Aida al Teatro Municipale di Reggio Emilia.

L'anno seguente appare al Maggio Musicale Fiorentino nell'Elisir d'amore (Belcore) e inizia una regolare attività al festival di Aix en Provence, tra gli altri in Don Giovanni (ruolo del protagonista), Così fan tutte (Guglielmo), Il barbiere di Siviglia (Figaro), La Cenerentola (Don Magnifico).

Il debutto alla Scala avviene nel 1951 in occasione della prima mondiale de L'allegra brigata di Gian Francesco Malipiero. Partecipa inoltre alle prime mondiali de La donna è mobile di Riccardo Malipiero, Lord Inferno di Giorgio Federico Ghedini, Billy Bud di Sylvano Bussotti e a quelle italiane di Guerra e pace di Prokof'ev e The Nose di Dmitrij Šostakovic.

Esordisce al Metropolitan di New York nella Traviata, cantando in ruoli da protagonista dal 1951 al 1954 e, dopo aver svolto gran parte della carriera nei teatri europei, vi fa ritorno dopo molti anni, nel 1975, interpretando parti di comprimario (come ad esempio il Sagrestano nella Tosca), ottenendo ancora grande successo.

Oltre che nei classici ruoli baritonali (Il barbiere di Siviglia, Rigoletto, Otello, La traviata, Gianni Schicchi, La bohème), si distingue, anche in virtù delle spiccate doti sceniche, in quelli di basso buffo di opere del Settecento e dell'Ottocento, come Il filosofo di campagna, La serva padrona, Il maestro di cappella, Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo), La Cenerentola (Dandini), Don Pasquale.

Negli ultimi anni di carriera si dedica anche alla regia (Così fan tutte a Susa nel 1975, la prima americana di Don Giovanni Tenorio ossia Il convitato di pietra di Giuseppe Gazzaniga a Saratoga in California nel 1977, La figlia del reggimento alla New York City Opera nel 1985).

Nel 1986, a sessantatré anni, dà l'addio alle scene con un recital di brani popolari e canzoni alla Carnegie Hall, ottenendo un vero trionfo.