Gianni Poggi

(Piacenza, 4 ottobre 1921 – Piacenza, 16 dicembre 1989)

Gianni Poggi è stato un tenore italiano, attivo dagli anni Quaranta ai Sessanta del Novecento.

Studia dapprima a Bologna con il soprano Valeria Manna, in seguito a Milano con il baritono Emilio Ghirardini, esordendo in Nabucco al teatro Massimo di Palermo nel 1947. Nella stessa stagione si esibisce anche nel ruolo di Rodolfo in sostituzione di un collega, ottenendo grande successo.

Ancora in parte per una circostanza imprevista (era attesa la presenza di Jussi Björling, che poi non si concretizzò), l'anno successivo, a soli 26 anni, debutta con successo alla Scala in Un ballo in maschera. Fu l'inizio di un'assidua collaborazione con il teatro milanese, che vide Poggi presente in cartellone, con brevi interruzioni, fino al 1960 in svariati ruoli, tra cui Enzo, Fernando, Edgardo, il Duca di Mantova, Rodolfo, Cavaradossi, il Faust del Mefistofele, oltre alla partecipazione all'Oberto, Conte di San Bonifacio, nella prima ripresa moderna dell'opera verdiana nel 1951.

Altro teatro che ne vide la regolare presenza fu l'Arena di Verona, dove esordisce nel 1949 nel ruolo di Lohengrin accanto a Renata Tebaldi (edizione in italiano). Si esibisce inoltre in tutti i principali teatri italiani, in Sud America (Buenos Aires, Rio, San Paolo), a Barcellona, Berlino, Monte Carlo e al Metropolitan, dov'è presente per due stagioni dal 1955. In quello stesso anno sostenne l'impervio ruolo di Don Sebastiano nella storica ripresa dell'opera donizettiana al Comunale di Firenze, di cui rimane un'importante registrazione.

Dall'inizio degli anni 60 accusa un appannamento vocale, avvertibile anche nelle ultime incisioni, che non gli impedisce tuttavia di apparire regolarmente, dal '59 al '64, all'Opera di Vienna, oltreché sporadicamente ancora alla Scala nel 1964 e '65. Chiude la carriera nel 1969 con una recita di Mefistofele al Teatro Municipale di Piacenza.