Cerca nel sito

Brani con questo approfondimento

Andrea Chénier

Dramma di ambiente storico in quattro quadri di Umberto Giordano, su libretto di L. Illica.
Prima rappresentazione: 28 marzo 1896, Teatro alla Scala di Milano.
Il libretto fu ceduto a Giordano, reduce dal fiasco dell'opera Regina Diaz (Napoli, 1894) e desideroso di riscatto, da A. Franchetti (lo stesso che avrebbe ceduto il libretto di Tosca a Puccini). Pur con un cast di fortuna, effetto del relativo credito che l'editore (Sonzogno) e il teatro erano disposti a concedere, la prima rappresentqazione fu salutata da un eccezionale successo. Nel giro di pochi anni, l'opera fu eseguita in tutti i teatri europei ed è tuttora presente nei cartelloni teatrali.

Trama:
Quadro I. Nella serra del castello dei conti di Coigny. La rivoluzione è alle porte, ma l'aristocrazia francese, ancora ignara, continua la sua vita frivola e spensierata; così anche la contessina di Coigny, donna altezzosa e autoritaria, che dà una festa nel suo castello. Il servo Gerard, mentre aiuta nei preparativi per addobbare la serra, ripete fra sé il suo odio contro i padroni, dei quali salva solo la contessina Maddalena, poiché ne è segretamente innamorato e compiange il vecchio padre che da sessant'anni serve nella casa patrizia. Alla festa, fra gli altri invitati interviene anche il poeta Andrea Chènier che viene schernito da Maddalena per la sua ritrosia a fare poesie "alla moda". Il giovane protesta vivacemente, uscendo in un aspro sfogo verso i costumi dell`epoca che stanno gettando i paesi nel baratro e termina pregando Maddalena, la cui fresca bellezza lo ha colpito, di tenere maggiore conto di un sentimento purissimo quale è l`amore, disprezzato ed avvilito dalla società tutta. Maddalena turbata chiede perdono a Chénier, che si allontana commosso. Hanno inizio le danze, interrotte però, poco dopo, dall`ingresso di un corteo di pezzenti affamati introdotti da Gérard. La Contessa, esasperata, caccia il servo che si strappa la livrea di dosso ed esce minaccioso costringendo il padre a seguirlo. Allontanata la folla dei poveri, la gavotta riprende.
Quadro II. Presso il ponte di Peronnet a Parigi. E' il periodo del terrore, Robespierre impera. Chénier caduto in disgrazia presso il governo rivoluzionario, è continuamente sorvegliato da un "Incredibile", spia Gérard che è ormai divenuto uno dei capi. Un'ignota scrive da tempo al poeta chiedendo protezione è Maddalena cui hanno ucciso la madre, costretta a vivere nascosta priva di mezzi ed amici. Si fa sua intermediaria presso Chénier la serva mulatta Bersi, che per darle un po' di aiuto conduce vita allegra come "Meravigliosa". L'amico Roucher cerca di convincere Andrea a partire per sottrarsi ad una possibile cattura, ma Chénier vuole prima conoscere la misteriosa donna delle lettere. Una sera, presso il ponte, i due si incontrano: il poeta riconosce nella fanciulla la frivola e altera Maddalena della festa, ora così mutata; Maddalena chiede al giovane protezione ed aiuto. L'amore divampa fulmineo fra Chénier e la ragazza. Ma Gérard, avvertito dall` "Incredibile", interrompe il colloquio: anch'egli ricercava da tempo l'antica padrona, della quale è sempre innamorato. I due uomini si battono, mentre Maddalena fugge; e Chénier ferisce gravemente Gérard. Questi, prima che il suo feritore riesca ad allontanarsi, gli raccomanda Maddalena e lo esorta a fuggire perché ricercato dai rivoluzionari. Al popolo che giunge a soccorerlo, Gérard dichiara di non conoscere l`uomo che l'ha ferito.
Quadro III. Il tribunale rivoluzionario. La Francia chiede uomini e denaro: più che Mathieu, un rozzo e volgare sanculotto, riesce a convincere la folla Gérard ormai guarito dalle ferite, il quale persegue in buona fede i suoi ideali di uguaglianza. L'"Incredibile" rimasto solo con Gérard, quasi gli impone di stendere l`atto di accusa contro Andrea Chénier, che è stato arrestato. Gérard esita: la generosità e la ripugnanza male stanno per avere il sopravvento in lui, ma infine la gelosia per Maddalena lo spinge a scrivere le menzogne che accusano il poeta ed a firmare l'atto. Maddalena giunge sconvolta ad offrirsi al suo antico servo pur di salvare l'amato Andrea. Gérard si commuove: farà di tutto per sottrarre Chénier alla condanna. Dinanzi al tribunale il poeta si difende nobilmente da ogni accusa, ed alla fine anche Gérard confessando di aver sottoscritto il falso, lo difende. Ma Fouquier Tinville, l'accusatore pubblico, fa sue le accuse di Gérard. Andrea Chénier viene condannato a morte, mentre Maddalena singhiozza confusa fra la folla.
Quadro IV. Il cortile delle prigioni di San Lazzaro. Chénier, assistito dall`amico Roucher, si prepara a morire e compone i suoi ultimi versi. Gérard ha tentato ogni mezzo per salvarlo, ma Robespierre si è rifiutato di riceverlo negando la grazia. Con l'aiuto di Gèrard, Maddalena riesce ad avere un ultimo colloquio con Andrea ed a corrompere un carceriere. All'alba, quando i gendarmi vengono a prelevare i condannati, la fanciulla si sostituisce ad una giovane prigioniera, Idia Legray, dandole il suo lasciapassare e prendendo il suo posto sulla carretta, al fianco di Chènier. I due giovani vanno così incontro alla morte, ma serenamente, rapiti dal loro sogno d'amore e di martirio. In un angolo del cortile, Gérad piange disperatamente.
Magazzini Sonori
Proprietà dell'articolo
creato:martedì 25 marzo 2008
modificato:martedì 19 agosto 2008